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  • Fiorentina, segnali di addio da Italiano: gli indizi, la clausola e il piano di Commisso

    Fiorentina, segnali di addio da Italiano: gli indizi, la clausola e il piano di Commisso

    • Filippo Caroli
    Dovete sapere che c'è un aspetto in particolare di Vincenzo Italiano che non è particolarmente gradito da parte di noi giornalisti. Nulla a che vedere col campo, ci mancherebbe, dato che in tanti riconoscono la grande capacità e il grande lavoro dell'allenatore gigliato che è riuscito a risollevare una Fiorentina che si salvava nelle ultime giornate di campionato riportando a disputare le competizioni europee e a spaventare tutte le squadre del campionato di Serie A. No, Italiano ha un altro problema: è un tecnico che non regala mai un titolo ai lupi della stampa. Sempre molto attento e abbottonato nelle proprie dichiarazioni, ieri il tecnico viola ha smentito e spiazzato tutti a Firenze e non.

    A SORPRESA - "Il mio futuro? Ne ho parlato con la società. Conoscono i miei pensieri. Ma ora vogliamo stare concentrati sui nostri obiettivi. Poi vedremo". Parole arrivate come un fulmine a ciel sereno durante la conferenza pre Fiorentina-Maccabi Haifa e che a tanti sono suonate come una sorta di addio anticipato. Ma che cosa c'è realmente dietro le parole dell'allenatore viola? 

    CICLO CHIUSO? - Italiano è alla sua terza stagione alla guida della Fiorentina. Tre stagioni intense in cui il tecnico, come detto, è riuscito a rilanciare in alto la Fiorentina ma, soprattutto, si è distinto come uno degli allenatori più innovativi e promettenti della scena italiana. Motivi, questi, che hanno spinto diversi club di Serie A a mettere gli occhi su di lui per il proprio futuro tecnico, Napoli in testa. Eppure, nonostante gli ottimi risultati, il rapporto fra l'allenatore e l'ambiente non è sempre stato tutto rose e fiori. Basti pensare che solamente 12/13 mesi fa la sua panchina iniziava a traballare per un rendimento ritenuto, a ragione, insufficiente fin lì in campionato. E la scorsa estate le strade di tecnico e club sono state davvero ad un passo dal dividersi: è stato il presidente Rocco Commisso, con un colloquio chiarificatore, a sgomberare il campo da dubbi e a convincere il tecnico a onorare il suo contratto coi viola. 

    GLI ACCORDI - Il contratto, appunto. L'accordo del tecnico coi viola scadrà a giugno ma è presente una clausola che, eventualmente, porterebbe la scadenza avanti di un anno nel caso in cui l'allenatore raggiungesse la qualificazione in Champions o Europa League. Ma indipendentemente d acosa c'è scritto nero su bianco, è probabile che il rapporto con la Fiorentina si interrompa a fine stagione. "Conoscono i miei pensieri", dice il tecnico: sintomo di una probabile differenza di vedute con il board gigliato. Di certo c'è che Italiano, per esempio, non ha gradito la campagna acquisti dell'ultima sessione invernale e non ha mai cercato di nasconderlo. Di contro, la società non ha mai nascosto di aver dotato il tecnico di una rosa di assoluto livello capace di competere per le zone altissime della classifica. Tutti indizi che potrebbero far pensare ad una separazione a fine anno. 

    SERVE ROCCO? - Per la verità, la situazione è molto simile a quella che Firenze viveva esattamente un anno fa, e anche allora il ciclo a Firenze dell'ex Spezia sembrava esser giunto a conclusione. Poi, come detto, la discesa in campo di Commisso si rivelò decisiva. Chissà che il presidente non possa far saltare il banco di nuovo, ma a oggi, le dichiarazioni di Italiano suonano davvero come parole d'addio...

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