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  • Fiorentina, Milenkovic non molla: 'Italiano ha portato la mentalità vincente. Ecco perchè ho rinnovato'

    Fiorentina, Milenkovic non molla: 'Italiano ha portato la mentalità vincente. Ecco perchè ho rinnovato'

    Questo pomeriggio il difensore centrale della Fiorentina Nikola Milenkovic si è raccontato in una lunga intervista ai canali ufficiali del club gigliato: dalla gestione dello spogliatoio, alle modifiche apportate dall’arrivo in panchina di Vincenzo Italiano. Queste le sue parole:
     
    "Oggi abbiamo fatto un allenamento particolarmente difficile, come sempre un grande lavoro. Il mister sa tenerci tutti sul pezzo, e ci auguriamo di riuscire a proporre in campo domenica tutto quello che abbiamo preparato durante questa settimana. Rammarico per i risultati con Sassuolo, Juve e Verona? Sicuramente c’è tanta rabbia perché abbiamo condotto comunque tre gare di livello: siamo riusciti a creare tantissime occasioni senza però ottenere il risultato che volevamo. Quello che resta è che giochiamo un calcio molto propositivo, e se continuiamo così sono certo che gol e risultati non saranno un nostro problema: arriveranno senza dubbio. Ho tanta fame e voglia di fare bene. Il mister ha portato una mentalità incredibile, possiamo chiamarla vincente. In pochissimo tempo è riuscito a trasmetterla a tutti noi. Sono ambizioso ed ho voglia di migliorare. E' il quinto anno che sono qua, Il mio dovere è quello di aiutare soprattutto i compagni di squadra più giovani".
     
    Il centrale serbo prosegue: "Abbiamo cercato di parlare del valore di questa maglia con i nuovi arrivati, anche se credo che basta sentire i tifosi e la passione che trasmettono per capire com’è questa piazza. Il mio temperamento in campo? Fuori dal campo sono molto più tranquillo, ma in campo è tutto diverso: lì non ci sono amici, bisogna fare tutto per far vincere la propria squadra. La nostra mentalità la creiamo settimana dopo settimana in allenamento. Chi il più difficile da marcate in allenamento? Abbiamo attaccanti diversi. Piatek è uno di quegli attaccanti che in area di rigore non perdona, Cabral è quel tipo di giocatore fa molte sponde per i compagni e crea inserimenti per i compagni. Kokorin invece è molto bravo a difendere la palla. Cosa chiede il mister? Tante cose a tutti. A me chiede di essere più propositivo con la palla al piede, in fase difensiva vuole lavorare di reparto. Con il calcio di Italiano, propositivo, con la linea difensiva molto alta, si cresce molto. Siamo molto contenti. Juventus? Siamo una squadra che cerca sempre di giocare nello stesso modo, indipendentemente dall'avversario che si trova davanti. Adesso non ci spaventiamo se arriva una squadra che sta nei piani alti della classifica. Contro il Bologna sono sicuro che i nostri tifosi ci daranno una grande mano".
     
    Il serbo ha poi concluso parlando di sé: conclude: "Il gol contro l'Atalanta in Coppa Italia? Un'emozione incredibile quando ho visto entrare la palla all'ultimo secondo. Giocavamo fuori casa, in 10, contro l'Atalanta. E' stato pazzesco. Il rapporto con Italiano? Ho un rapporto molto buono e aperto. Lui mi dice tutto quello che pensa indicandomi in cosa posso migliorare. Cerco di essere sempre disponibile, mi sento molto bene. Il mio contratto? Ci credo. Ho rinnovato il contratto a inizio stagione perché ho visto una società ambiziosa e un allenatore propositivo.  Mi piace molto la passione e l'attaccamento per la maglia della nostra tifoseria, sentiamo molto la loro spinta in campo quando giochiamo. Bologna? Lo affronteremo come abbiamo fatto con le ultime tre partite. Dovremo essere più efficaci sfruttando meglio le occasioni che ci capiteranno, ma se giocheremo così non dovremo avere paura di niente".
     
     

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