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  • Fiorentina: Ribery predica nel vuoto, la buona notizia è solo la salvezza. Belotti gioca in un Torino piccolissimo

    Fiorentina: Ribery predica nel vuoto, la buona notizia è solo la salvezza. Belotti gioca in un Torino piccolissimo

    • Alberto Polverosi
    La Fiorentina è aritmeticamente salva e già questa è una buona notizia, ancor più se messa a confronto con la stagione scorsa quando i viola si misero in salvo solo all’ultima partita con un inguardabile e tristissimo 0-0 al Franchi contro il Genoa. C’è riuscita battendo un’avversaria modesta nel gioco più che negli interpreti, il Torino di Longo, che deve aspettare ancora un po’ (ma proprio poco) per la salvezza. Su tutti ancora una volta un ragazzino di 37 anni, capace di giocare l’ottava partita di fila da titolare spezzando per gli altri il suo genio calcistico: Franck Ribery. Due assist per i due gol viola in mezzo a 80 minuti da applausi. Dentro Fiorentina-Torino non c’era un solo giocatore che potesse avvicinarsi alla sua classe. Ribery ha tutto e in certi momenti non si capisce perché abbia accettato di giocare al Franchi. E’ ancora un campione da grandi stadi, un fenomeno da Champions.

    TORO DIMESSO - Iachini aveva preparato bene la partita, a differenza di Longo che si è presentato a Firenze con una squadra remissiva, con un solo vero combattente, Belotti, alla caccia del record di gol consecutivi che invece è rimasto a Ossola: il Gallo si è fermato sul palo esterno e ha chiuso la sua serie con 7 gare consecutive a segno, Ossola era arrivato a 8, ma giocava nel Grande Torino, questo è un Piccolo, Piccolissimo Torino. Il resto della partita granata è stato una pena. Difesa colpevole sul primo gol (regalo di Nkolou a Ribery) e incerta sul secondo, centrocampo lento e come al solito senza idee, attacco imbavagliato senza problemi dalla difesa viola.

    FIORENTINA, RIBERY E ALTRO - Sul versante opposto, la situazione era più favorevole al gioco. Lirola, anche se schierato a sinistra, la fascia opposta di quella che solitamente occupa, ha spinto di continuo togliendo De Silvestri dalla gara; in mezzo al campo Castrovilli ha portato su un pallone dietro l’altro anche se non l’ha arricchito con la tecnica che gli veniva riconosciuta nel girone d’andata; davanti lo sgusciante Kouamé è andato subito a segno anche se la Lega ha assegnato la rete a Lyanco, che ha deviato la palla nella sua porta. Dietro, il trio Milenkovic-Pezzella-Caceres non ha mai avuto problemi di fronte a Belotti e Zaza.

    IL VANO TENTATIVO DI LONGO - Dopo un’ora di partita a dir poco scialba, Longo ha cercato di dare al Toro un assetto più offensivo con tre sostituzioni tutte insieme e tutte in attacco: Edera e Millico sugli esterni, Verdi sulla trequarti. E’ arrivato il palo di Belotti (su cross di Ansaldi, un giocatore di cui il Toro non può fare a meno), ma la Fiorentina non ha mai smesso di contrattaccare e su un’altra palla persa da Meité e regalata di nuovo a Ribery è partito il contropiede del 2-0: palla del francese a Cutrone (entrato da poco al posto di Kouamé) e Sirigu battuto. I dati finali per il Torino sono preoccupanti, anche se la salvezza sembra ormai questione di poco: ha perso 8 volte di fila in trasferta per la prima volta in un singolo campionato di Serie A ed ha raggiunto le 19 sconfitte in questo campionato.
     



    IL TABELLINO
    Fiorentina-Torino 2-0 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 2’p.t. aut. Lyanco (T), 30’ s.t. Cutrone (F)

    Assist: 30’ s.t. Ribery (F)

    Fiorentina (3-5-2): Terracciano; Pezzella, Milenkovic, Caceres; Lirola, Pulgar, Ghezzal (23’s.t. Duncan), Castrovilli (37’ s.t. Ceccherini), Chiesa (23’s.t. Venuti); Ribery (37’s.t. Vlahovic), Kouamé (12’s.t. Cutrone). All. Iachini

    Torino (3-4-1-2): Sirigu; Lyanco (17’s.t. Edera), Nkoulou, Bremer; De Silvestri (27’s.t. Ansaldi), Lukic, Meite (34’s.t. Rincon), Ansaldi, Berenguer (17’s.t. Millico); Belotti, Zaza (17’s.t. Verdi). All.Longo

    Arbitro: Mariani di Aprilia

    Ammoniti: 4’p.t. Lyanco (T), 37’p.t. Lukic (T), 44’p.t. Pezzella (F)
     

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