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  • Fonseca e Mancini hanno deciso, ora tocca alla Roma: Pellegrini va blindato

    Fonseca e Mancini hanno deciso, ora tocca alla Roma: Pellegrini va blindato

    • Andrea Distaso
    La benedizione di uno come Francesco Totti vale già di suo più di qualsiasi altra cosa, ma alla fine niente è più definitivo del verdetto del campo e l'inizio di stagione di Lorenzo Pellegrini si sta rivelando particolarmente promettente. “Io l'ho visto crescere e vi assicuro che è un fenomeno”, diceva pochi giorni la bandiera giallorossa, che lo ha eletto da tempo come il vero erede della romanità di cui lui e Daniele De Rossi sono stati portabandiera ininterrottamente per 25 anni. Ma qui non si tratta soltanto di sentimenti e di senso di appartenenza, quanto di una leadership tecnica che il centrocampista classe '96 sta consolidando partita dopo partita, anche con la Nazionale.

    SA FARE TUTTO - Regista davanti alla difesa, trequartista o esterno offensivo adattato per necessità, non si scorge differenza: Pellegrini sa fare tutto e lo sa fare bene, tanto che Fonseca e Mancini hanno puntato immediatamente ad occhi chiusi su di lui, per l'inizio del nuovo ciclo romanista da una parte, per blindare dall'altra la qualificazione all'Europeo 2020. Ma l'aspetto più importante è la sensazione sempre più diffusa di trovarci al cospetto di un calciatore che sarà sempre più difficile togliere dal campo. Uno status di irrinunciabilità che soprattutto la Roma spera di convertire presto in un rinnovo di contratto per allontanare tutte quelle squadre che gli hanno messo gli occhi addosso.

    ORA IL RINNOVO - Il nodo non è tanto la scadenza fissata a giugno 2022, né l'ingaggio di poco superiore al milione di euro, ma rimane la famigerata clausola da 30 milioni di euro che rende un giocatore di grandi prospettive una preda appetibile per le principali realtà del nostro campionato (Inter, Juve e Milan sono da sempre in prima fila), oltre alle big europee. La dirigenza giallorossa è pronta a tradurre le intenzioni in fatti concreti, col nuovo direttore sportivo Gianluca Petrachi e il Ceo Guido Fienga fortemente determinati a cambiare passo dopo molte stagioni all'insegna del ricambio continuo e della precarietà. La nuova Roma vuole ripartire dalle certezze e dai punti fermi e, dopo Dzeko, Zaniolo, Fazio e Under, Lorenzo Pellegrini deve essere il prossimo tassello di questo mosaico. Francesco Totti apprezzerebbe.

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