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  • Frosinone sempre a un passo dalla gloria: da domani ci riprova

    Frosinone sempre a un passo dalla gloria: da domani ci riprova

    • Luca Musante
    Anche quando si parla di sport l’ineluttabilità del destino è a tratti indecifrabile.

    È il 29 maggio 2017 e allo Stadio Matusa di Frosinone va in scena la semifinale di ritorno dei Playoff di Serie B tra Frosinone e Carpi. Alla squadra di casa basta un pareggio per raggiungere in finale il Benevento e per poter coronare il sogno di ritornare nella massima serie. Al 40esimo minuto della ripresa il Carpi è in una situazione sportivamente disperata,si ritrova in doppia inferiorità numerica ed è costretto a segnare per poter passare il turno. L’arbitro Ghersini concede ai biancorossi una punizione dai 35 metri,sul pallone c’è Gaetano Letizia. Il terzino del Carpi lascia partire una rasoiata che non lascia scampo a Bardi, al Matusa cala un silenzio assordante. Una stagione di sacrifici e di fatiche viene cancellata, la paura di vincere ha avuto la meglio, l’incubo si è materializzato. La squadra a fine partita viene duramente contestata dai propri tifosi e Pasquale Marino si dimette. La maledizione era già iniziata durante la 42esima e ultima giornata della stagione regolare quando un pareggio del Verona a Cesena aveva condannato ai Playoff i ciociari in virtù della differenza reti negli scontri diretti. Dopo questa cocente delusione la società inizia a programmare la stagione 2017-2018 e il presidente Benito Stirpe sceglie come guida tecnica Moreno Longo. L’ex allenatore della Pro Vercelli e della primavera del Torino campione d’Italia nel 2015 ha dimostrato di avere grandi capacità,ottenendo ottimi risultati grazie a un gioco offensivo e spumeggiante. La stagione inizia nel migliore dei modi grazie a un gioco offensivo e spettacolare che prevede l’impiego di vari moduli.Longo riesce a passare dal 4-2-3-1 al 3-5-2 senza difficoltà e la squadra si adatta perfettamente alle sue direttive.La rosa è altamente competitiva e dispone di giocatori di assoluta qualità,in particolar modo nel reparto offensivo. Camillo Ciano e Federico Dionisi agiscono alle spalle di Daniel Ciofani e sono in grado di interscarmbiarsi le posizioni senza dare punti di riferimento alle difese avversarie.I calci piazzati dello stesso Ciano sono un’altra arma a disposizione di Longo,sia per la soluzione diretta in porta sia per eventuali schemi che esaltano le qualità di calciatori come Terranova e Ciofani,molto abili nel gioco aereo.Al termine del girone di andata il Frosinone si trova al secondo posto in classifica con trentasette punti,a due sole lunghezze dal Palermo.Nella fase centrale del girone di ritorno la squadra di Longo ha un calo,la fase offensiva del Frosinone perde in brillantezza e tra marzo e aprile sono quattro le partite in cui l’attacco non riesce a incidere.Il 10 marzo arriva una sconfitta nello scontro diretto con il Palermo e nelle settimane successive un doppio pareggio a reti inviolate con Salernitana e Ternana.Il mese di maggio che porta alla conclusione della stagione vede il Frosinone vincere tre gare con grande personalità e con straordinaria capacità di soffrire,fondamentale per ottenere risultati nella serie cadetta.I ragazzi di Longo arrivano all’ultima di campionato contro il Foggia padroni del proprio destino,se il Frosinone vince ritorna in serie a dopo la delusione della scorsa stagione.La squadra di Giovanni Stroppa non ha più nulla da chiedere al campionato,ma vuole onorare l’impegno e con molta personalità impone il proprio gioco,mettendo in difficoltà i ciociari.La tensione e i minuti passano,il Frosinone gioca con frenesia forzando le giocate e al 35esimo Mazzeo porta in vantaggio il Foggia appoggiando in porta un tiro di Rubin respinto corto da Vigorito.Al Benito Stirpe le sensazioni dei tifosi non sono positive,la ferita dello scorso anno è ancora aperta e il Parma sta momentaneamente vincendo a La Spezia,con questi risultati la serie a rimane ancora un miraggio.Inizia la ripresa e il copione della gara viene capovolto,l’ingresso di Matarese regala vivacità alla squadra di casa che agguanta il pareggio al minuto 68 grazie a un colpo di testa di Paganini su angolo di Ciano.L’entusiasmo dello Stirpe diventa l’arma in più per gli uomini di Longo che 5 minuti dopo trovano il gol del vantaggio sempre da calcio d’angolo,Ciano mette in mezzo e Rubin nel tentativo di rinviare insacca nella sua porta.Il ritmo della gara scende,il Frosinone gestisce palla e con Dionisi va a un passo dal terzo gol che avrebbe chiuso definitivamente la gara.Al minuto 89 accade l’imponderabile, il Foggia recupera palla a metà campo e Deli serve in profondità Floriano che coglie impreparata la retroguardia del Frosinone e con un pallonetto delizioso supera Vigorito.L’atmosfera che si crea allo Stirpe è degna del miglior Alfred Hitchcock,il silenzio avvolge tutto lo stadio.Con le ultime forze rimaste i padroni di casa sfiorano il vantaggio con una punizione di Ciano sulla quale Noppert si esalta negando il gol del 3-2.L’arbitro Sacchi fischia la fine della gara e l’incubo diventa realtà. Il Parma vince a La Spezia conquistando la promozione e per il secondo anno consecutivo il Frosinone è costretto a giocarsi la serie A attraverso i Playoff.Il lavoro che vedrà protagonista Mister Longo non si ferma ai moduli e alle soluzioni di gioco,servirà una sorta di Tony D’Amato in “Ogni Maledetta Domenica” per fare uscire i suoi ragazzi da quello che oggi ha la forma di un dramma sportivo.Ancora una volta il Frosinone è a un passo dalla gloria,solo il campo avrà l’ultima parola.

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