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  • Galliani: 'Volevo Conte e Sarri al Milan, se fossi rimasto avrei cercato Icardi. Sul Monza, Ibra e Maldini...'

    Galliani: 'Volevo Conte e Sarri al Milan, se fossi rimasto avrei cercato Icardi. Sul Monza, Ibra e Maldini...'

    L'amministratore delegato del Monza e storico ad del Milan, Adriano Galliani è intervenuto in diretta dagli studi di Mediaset nel corso del programma Tiki Taka parlando a tutto tondo della Serie A, del club rossonero e dei progetti futuri.

    CASSANO A MONZA - “Io ho sempre cercato Antonio. A volte lui non mi ha risposto ma l’ho sempre voluto. Ci ha dato una grande mano a vincere lo Scudetto nel 2011”.
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    IBRA AL MILAN? - “Non lo so, in questo momento non gestisco il Milan e non posso rispondere. Ho un bellissimo ricordo di Ibrahimovic, se sta bene è ancora un fenomeno”.
     
    DYBALA-HIGUAIN-RONALDO - “Dybale e Higuain già venduti? Quando ero al Milan avevo venduto Serginho e Boban che non sono andati via, sono rimasti e hanno fatto benissimo. Il mercato è così. Sostituire Ronaldo mi ricorda un po’ quando Sacchi teneva fuori Van Basten che era il Ronaldo dell’epoca. Come ha reagito Van Basten? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”.
     
    IL VAR - “Dopo il gol di Muntari non dato sono assolutamente favorevole. Dopo quell’episodio sono diventato un fan di qualsiasi tipo di tecnologia legata al calcio. Certamente il VAR va migliorato ma era peggio prima quando non c’era la tecnologia: adesso hai più certezze e meno sospetti. Si può modificare ma non si può tornare indietro. Sono molto contento che ci sarà il VAR anche in Serie B l’anno prossimo. La gente è più tranquilla adesso”.​

    SCUDETTO - “Dopo 31 anni di Milan non parlo di Inter. Ma ha ragione Conte quando dice che senza l’Inter la Juventus avrebbe già vinto il suo nono Scudetto di fila. È rimasta l’unica squadra che può contendersi il titolo con i bianconeri”.
     
    CONTE E SARRI -“Se ho provato a prendere Conte? Sì ci ho provato, l’ho corteggiato a lungo ma non ce l’ho fatta a prenderlo. Sarri? Nel calcio ci sono tante cose che si dicono e non si dicono. Sono stato vicino a Sarri come a tanti giocatori".

    ICARDI - "Se fossi rimasto al Milan avrei cercato di prendere Icardi perché penso che sia un attaccante straordinario”
     
    IL RICORDO PIU' BELLO - “È come l’amore, il primo non si scorda mai. E la prima Coppa dei Campioni vinta non si scorda mai. Milan-Steaua Bucarest a Barcellona con tutto lo stadio rossonero perché i tifosi rumeni non potevano uscire dalla Romania. Mi ricordo la gente impazzita. Mentre andavamo allo stadio c’erano migliaia di tifosi in strada e Sacchi disse ‘Se non vinciamo chi glielo dice a tutta questa gente?’”.
     
    I MALDINI - “Ci sono altre dinastie nel calcio ma papà e figlio che alzano la Champions da capitani non è mai successo in Europa. Cesare la alza nel 1963 a Wembley e Paolo nel 2003 a Manchester. Speriamo che Daniel possa fare la stessa cosa”.
      
    IL MONZA - “Io sono nato e cresciuto al Monza, mia mamma mi portava a vedere il Monza a 5 anni. Quando ho iniziato a lavorare con Berlusconi gli dissi che potevo lavorare tutti i giorni ma dovevo avere la possibilità di andare a vedere il Monza in casa e in trasferta. Non è un passo indietro, il Monza è la mia vita. Può giocare in Serie C o in B ma è casa mia. Io non sarei mai andato via dal Milan ma il Monza è la mia squadra. Io sono partito dal Monza, poi ho fatto 31 anni di prestito al Milan e sono tornato al Monza che è la mia vita”
     
    ANCELOTTI - “Carlo è una persona fantastica. Le sue doti migliori sono quelle di saper sdrammatizzare e farsi scivolare tutto. Mi ricordo che quando Berlusconi voleva giocare con le 2 punte, Ancelotti mi disse ‘dobbiamo dire al presidente che Kakà è una seconda punta’”.
     
    GIAMPAOLO - “Nel 2016 io volevo Giampaolo, mentre i cinesi volevano Montella e l’hanno spuntata loro. Io stimo Montella ma mi è sempre piaciuto Giampaolo perché fa giocare bene le sue squadre. Però con Montella abbiamo vinto il nostro ultimo trofeo e va bene così. Non conta che Giampaolo non avesse allenato grandi squadre, ricordo che quando incontravo Allegri a Cagliari gli dicevo sempre che aveva il phisique du role per poter allenare il Milan”.
     
    IL MILAN DI OGGI -  “Non è giusto che io parli del Milan che è una società gestita da un presidente che è mio amico, da Gazidis che conosco dai tempi dell’Arsenal e da due ex monumenti e amici come Maldini e Boban. Spero che il Milan si riprenda ma non è giusto che ex direttori sportivi del Milan sputino nel piatto dove hanno mangiato”.
     
    IL MONZA IN B - “Facciamo solo progetti annuali e quello di quest’anno è quello di andare in Serie B. Brocchi sta facendo molto bene, la squadra sta giocando molto bene, abbiamo un discreto vantaggio e speriamo di mantenerlo fino alla fine”.

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