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  • Gasperini, addio Atalanta dopo 7 anni: il futuro, dal Genoa alla Roma. E al suo posto...

    Gasperini, addio Atalanta dopo 7 anni: il futuro, dal Genoa alla Roma. E al suo posto...

    • Alessandro Di Gioia
    "Miracoli non ne faccio... C'è il calcio e ci possono essere visioni diverse, che io rispetto sempre. Però è chiaro che, quando ti trovi fuori luogo, ti fai delle domande: quest'anno è così, può darsi che sia arrivato il momento". Le parole di Gian Piero Gasperini al termine dello spareggio Champions perso per 3-2 a San Siro contro l'Inter suonano sinistramente come un addio a Bergamo e all'Atalanta, dopo sette anni gloriosi in cui per ben sei volte la sua squadra ha raggiunto la qualificazione all'Europa, che sia Champions League, per tre volte, o Europa League, come in questa stagione.

    I MOTIVI DELL'ADDIO - Visioni differenti in merito al futuro, un rapporto non idilliaco con le nuove componenti della dirigenza bergamasca, in seguito all'ingresso in società di Stephen Pagliuca con l'arrivo di Lee Congerton e Tony D'Amico, un progetto che comunque ha raggiunto il suo akmé, il suo apice, e conosce come normale che sia un momento di stanca. Gasperini a Bergamo si sente di avere dato tutto e non ha gradito alcune rimostranze da parte di club e tifosi, che probabilmente si sono abituati bene e ritengono che l'Europa per l'Atalanta sia il minimo sindacale, sbuffando quando non arriva la Champions League

    NIENTE NAPOLI E JUVE - "Visioni diverse, sentirsi fuori luogo": il tecnico di Grugliasco non le ha mandate a dire. "Rinnovo? Non lo so. Può darsi che sia il momento di lasciarsi con affetto". A intrigare Gasperini diversi progetti che potrebbero svilupparsi lontano dalla Lombardia: tramontata l'ipotesi Napoli, che dovrebbe puntare su uno tra Luis Enrique o Vincenzo Italiano, e non troppo calda la pista di un ritorno a Torino in quella Juventus dove è nato e cresciuto come allenatore, visto che Allegri potrebbe restare nonostante l'arrivo di Giuntoli, le chance al momento più vivaci sono due, una romantica e una di opportunità, mentre lontana pare la suggestione Liga, con l'Atletico Madrid a lui accostato che dovrebbe puntare su altri lidi.

    IL ROMANTICO GENOA E L'OPPORTUNITA' ROMA - Non è un mistero infatti che Gasp gradirebbe un eventuale terzo ritorno al Genoa, dopo l'epopea che lo ha portato dal 2006 al 2010 e dal 2013 al 2016 a raggiungere risultati straordinari in Liguria, col Grifone addirittura qualificato all'Europa sotto l'egida Preziosi, poi non disputata per motivi di FFP: il Genoa-ter scalda sia il tecnico che i tifosi, la proprietà targata 777 Partners vuole inaugurare un nuovo corso che possa portare alle competizioni europee in due o tre anni, rifondando completamente il club con il lancio di giovani interessanti e un mercato prolifico. Per questo l'allenatore piemontese rappresenterebbe un'assoluta garanzia, sia per i risultati sportivi che per la capacità di valorizzare i propri calciatori. Occhio anche all'ipotesi Roma: in caso di addio di Josè Mourinho, al momento probabile, i Friedkin starebbero valutando anche l'allenatore dell'Atalanta come papabile per il nuovo corso. Quel che è certo è che difficilmente vedremo Gasperini ai cancelli di Zingonia, nel prossimo luglio.

    DA JURIC A PALLADINO, I PAPABILI SOSTITUTI - Ma chi arriva al suo posto? Le audizioni sono già iniziate: al momento il favorito nei piani dirigenziali è senza dubbio il suo discepolo Ivan Juric, che però ha un contratto col Torino e dovrà discutere con Urbano Cairo il proprio futuro, ma è calda anche la pista che porta alla rivelazione del Monza, Raffaele Palladino. Sicuramente si tratterà di un allenatore che continui la linea di gioco tracciata dal Profeta di Grugliasco.

    @AleDigio89

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