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  • Gattuso: 'Rispetto con Leonardo, il livello non è così basso. Futuro? Ho sbagliato a dire quelle cose. Kessie...'

    Gattuso: 'Rispetto con Leonardo, il livello non è così basso. Futuro? Ho sbagliato a dire quelle cose. Kessie...'

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    Riscattare la notte di Marassi, questo l'imperativo in casa Milan. Rino Gattuso presenta la sfida di domani, contro l'Udinese, in conferenza stampa. 

    SUL MOMENTO: "Veniamo da un periodo negativo, c'è la consapevolezza del gruppo che mi fa ben sperare. il gruppo è vivo, la squadra è viva e ce la sta mettendo tutta".

    SULLA VISITA DELLA DIRIGENZA NELLA GIORNATA DI IERI: "Anche prima si remava tutti dalla stessa parte. Oggi sono sorridente ma non perché ho parlato con Leo e Paolo, il rispetto che c'è non lo può mettere nessuno in discussione. Io non ho nessun problema, l'unico è quello che dobbiamo tornare in Champions League. Con il carattere che ho io e che ha Leo, se c'era qualcosa ce la saremmo detta in faccia".

    SU CALDARA: "Sta meglio, sta crescendo fisicamente".

    SUL MODULO: "Vediamo domani, nella testa c'è la volontà di provare qualcosa di diverso".

    SULL'ASTINENZA DA GOL DI PIATEK: "Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo creato tanto. Nel primo tempo anche io ho avuto la sensazione che stesse troppo solo, ma non è lui il problema. Ci siamo trovati subito in svantaggio, dopo diventa difficile".

    SU BAKAYOKO MEZZALA: "Nel primo tempo ha fatto fatica come tutti, nel secondo ho visto un grande Bakayoko anche da mezzala. Il problema ora non è come gioca, ma la tranquillità che ci è mancata nelle ultime due partite".

    SU DONNARUMMA: "Le critiche ci stanno, mi è piaciuto che ci ha messo il suo bel faccione. Un anno fa non aveva l'esperienza per andare davanti le telecamere. Se vedete i numeri è uno che tocca 100 palloni, ci sta sbagliare una imbucata, mi sono piaciute le parole di Conti che sono la testimonianza che questo è un gruppo vivo".

    SUGLI ARBITRAGGI E LE POLEMICHE: "Non cerco nessun alibi. Come si studiano gli avversari, bisogna studiare anche come sono gli arbitri. Orsato è uno che fischia poco, lascia molto correre. C'erano due episodi borderline, ma vanno accettati. Non possiamo attaccarci a queste cose, dobbiamo fare di più per vincere le partite".


    SULLE PAROLE DI VENERDI: "Sono cose che non ripeterei per come sono uscite. Io sono vero e dico sempre quello che penso. Forse stavolta potevo stare zitto e non creare le problematiche che sono uscite in questi giorni".

    SULLA RICETTA PER VINCERE: "Per superarlo bisogna vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite".

    SUL CONTRACCOLPO POST-DERBY: "Anche quando abbiamo vinto 5 gare di fila non sempre abbiamo giocato bene. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite che abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio".

    SULLE DUE PUNTE: "Domani vediamo".

    SU KESSIE: "Vi sorprendete che Biglia si è seduto di fianco a Kessie dopo la sostituzione? Non è un segnale, dopo il ritorno dalla nazionale ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c'è nessun problema adesso. Ha fatto qualcosa che ci ha fatto rimanere male, ma non c'è nessun punizione".

    NUOVAMENTE SU PIATEK:  "In questo momento vi focalizzate solo su Piatek, ma è tutta la squadra che è meno fluida. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo Kris. Se a lui arrivano le palle, ti fa male. A Genova, nel primo tempo, era troppo solo, nella ripresa invece no. Abbiamo regalato troppe palle alla Sampdoria, dovevamo essere più bravi a smarcarci e a muovere la palla".


    SUL FUTURO: "Non penso nulla sul mio conto. In questo momento, la cosa più importante è il club. Si può parlare di tante cose, ma il club è sopra tutto. Il Milan è una grande società e resta la cosa più importante. Ho sbagliato a dire quella cosa, si dice che non vado d'accordo con la dirigenza, ma la cosa fondamentale è il bene del club".

    SULL'ESCLUSIONE DI PAQUETA': "Fino a due settimane fa mi dicevate che era stanco, oggi è uscito che ho litigato con Leo perchè non l'ho fatto giocare a Genova. Ma secondo voi, il livello dei nostri dirigenti è così basso?".

    SUL POSSIBILE TERZO POSTO: "Quando si perde un derby qualcosa rimane, ma noi adesso non abbiamo il tempo per pensare a queste cose. Dobbiamo pensare solo a vincere domani, non pensiamo alle altre squadre in lotta con noi. Pensiamo solo a casa nostra, poi vediamo cosa succederà".

    SUL PROVARE LA DIFESA A TRE: "Per adesso è da partita in corso, vediamo in futuro. Con il Chiasso abbiamo provato la difesa a tre, quando non c'è improvvisazione si può fare".

    SULLE CRITICHE AL TRIDENTE:  "Quando giochi con esterni con i piedi invertiti devi sempre sterzare prima mettere il pallone in mezzo all'area. Non so se sia questo il problema, ormai ci sono tante squadre che giocano in questo modo".

    SULLE ULTIME PAROLE DI SCARONI: "Perdere mi brucia sempre. Lui ha parlato degli ultimi anni, non di questo ultimo periodo. Arriviamo da due sconfitte, ma c'è la consapevolezza e il dovere di fare meglio. Speriamo che domani possa arrivare questa benedetta vittoria".

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