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  • Genoa:|De Canio, rebus a destra

    Genoa:|De Canio, rebus a destra

     

    Cunta senza junta cà cù cunta cuntentu cunta, si dice in Sicilia. Conta senza aggiunta che chi conta lo fà contento. E Gigi De Canio, conta, andando a Catania. Pesa il mercato e sorride, abbastanza cuntentu: «Come tutti gli allenatori, sono felice che sia finito questo valzer. E credo che la società abbia fatto un buon lavoro, considerando situazioni e possibilità. Abbiamo raggiunto gli obiettivi: salvaguardare la competitività della squadra e sfoltire la rosa, coniugare aspetto tecnico ed economico». Un po’ meno contento, quando passa ad altro conto: «Il rammarico è che i ragazzi arrivati, pur avendo fatto un buon lavoro, non hanno giocato partite ed è con quelle che i giocatori acquisiscono ritmo e sensibilità». Borriello e Ferronetti, ieri mattina al primo allenamento (si sono aggiunti quand’era già iniziato, dopo le visite mediche), non sono di certo al top. Vale anche per Vargas? «Sì. E già abbiamo Antonelli che non è al massimo per i 90’, come Jankovic, perciò dobbiamo fare attenzione». Rischio di cambi obbligati alto. Così, dei nuovi potrebbe partire dal principio solo il peruviano, peraltro in ballottaggio con Jorquera. E poi De Canio passa a fare la conta, per risolvere il rebus del terzino destro: c’è Sampirisi, c’è un mancino che può andare a destra («Moretti o Antonelli, perché no?»), nell’ultima prova a Pegli c’è Granqvist, con Moretti centrale. Centravanti Immobile, Borriello pronto a riesordire. E meglio non fare i conti di com’è andata al Massimino in passato: in A una sola vittoria, nel 1983/84, un pareggio e 8 sconfitte. Nella stagione scorsa, pesante 4-0. Ma l’allenatore non va tanto indietro nel preparare la sfida: «Io guardo il film della settimana». E c’è l’happy end? «Si gioca pensando di poter vincere. Magari saremo ancora primi». E sarebbe un bel conto.
     
    De Canio prende il misurino per capire quanto alcuni uomini gli possano dare in termini di tenuta e sforzo massimale. A Vargas, Borriello, Ferronetti, Jankovic e Antonelli aggiungere Bovo. «Cesare non è pronto, ma cominciamo a integrarlo. Anche a lui mancano i minuti della partita, come ad altri. Dobbiamo trovare il giusto compromesso tra esigenze di squadra e quella di farli crescere. Ci sarà la sosta ad aiutare». Prima, però, il Catania. E lo spauracchio Gomez, obiettivo di mercato non raggiunto. All’ala sinistra, contro il terzino destro rossoblù che non è deciso. «Gomez può mettere in difficoltà chiunque. In qualche modo faremo». Sampirisi? «Sta crescendo bene, se è nella rosa vuol dire che può essere considerato». Può essere, ma non è scelto. Allora si valuta lo spostamento di Moretti, ma soprattutto di Granqvist a destra, posizione occupata nella Svezia.
     
    Ruolo più sguarnito per la Sicilia, dopo la partenza di Tomovic e Mesto: quando è stato detto sì alla cessione del serbo, il secondo aveva dato garanzie di poter rimanere, poi ha spinto per Napoli e il Genoa è stato un po’ spiazzato. Inoltre, il tuttofare Rossi è infortunato e non convocato: «Già non stava bene, con il Cagliari il problema si è acuito». Tanto che anche la presenza alla ripresa con la Juventus è in dubbio. Ieri al Riattiva, terapie al ginocchio sinistro. E non ancora risolta la querelle Velazquez, mentre il transfer di Anselmo è arrivato. De Canio studia la mediana a solidità aumentata: con Kucka, Seymour e Tozser. «Sono giocatori diversi, dipende dalla necessità. E uno non esclude l’altro». Come Borriello e Immobile: «Complementari. Immobile ha età, motivazioni ed entusiasmo per sapersi adattare, anche durante la gara, anche da esterno. E modificando qualcosa la squadra può giocare con due punte. Per sfruttare le caratteristiche dei giocatori, si può gradatamente cambiare qualcosa. Non si sono trovati i due attaccanti esterni, perché il mercato non offriva quel che serviva, e abbiamo colto altre opportunità». Spingono verso 4-4-2 o 4-2-3-1.
     
    Ma a Catania l’idea base è ancora 4-3-3. A specchio con i padroni di casa. «Ormai consacrati come un bella realtà del nostro calcio. Oltre a un buon impianto tattico, interpreti di assoluto livello. Gruppo omogeneo e compatto. E Maran è bravo e preparato. Noi? Ci stiamo ricostruendo». De Canio cunta. E Ciro Immobile: «Speriamo di ripetere il risultato di domenica scorsa». Vuol essere di nuovo cuntentu.

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