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  • Genoa: più infermeria che campo, ma l'ingaggio frena l'addio di Caicedo

    Genoa: più infermeria che campo, ma l'ingaggio frena l'addio di Caicedo

    • Marco Tripodi
    Ormai è chiaro che Felipe Caicedo non rientri più nei piani del Genoa.  Arrivato a fine agosto dalla Lazio come il grande colpo estivo del mercato rossoblù, malgrado un gol, tre assist e un rigore procurato, in tutto il girone d'andata l'ecuadoriano non è riuscito a giustificare il pesante investimento fatto su di lui. In metà stagione il Panterone ha visto il campo appena cinque volte, di cui soltanto una per tutti e 90 i minuti di gioco. Proprio quest'apparizione, datata 5 novembre a Empoli, è stata però anche l'ultima per un giocatore dal fisico tanto imponente quanto fragile.

    PROBLEMI - Bloccato da una lunga serie di guai muscolari, nell'ultimo bimestre Caicedo è diventato un ospite fisso dell'infermeria di Villa Rostan, luogo che peraltro aveva già avuto modo di frequentare assiduamente nelle prime settimane della sua militanza in rossoblù. Solamente nell'ultimo allenamento del 2021 l'attaccante si è messo finalmente a disposizione di Andriy Shevchenko, candidandosi anche ad un posto in squadra in vista dell'impegno di giovedì in casa del Sassuolo.

    STIPENDIO - Un rientro che tuttavia non sembra intaccare le sue percentuali di permanenza in rossoblù. Su quelle, casomai, influiscono altri fattori. Economici ad esempio. Con circa 2 milioni e mezzo di euro netti percepiti per ognuno dei due anni d'ingaggio, Caicedo è attualmente il giocatore che vanta di gran lunga lo stipendio più alto dell'intera rosa genoana. Un aspetto che inevitabilmente ne condiziona la partenza verso altri lidi.

    IDEE DI MERCATO - A lui hanno fatto un pensiero sia la Fiorentina che l'Inter, entrambe alla ricerca di un bomber di scorta. Ma sia le intenzioni dei viola che quelle dei nerazzurri sono rimaste per ora tali e altre soluzioni all'orizzonte non si intravedono. Difficile ipotizzare squadre di fasce inferiori, a meno che non sia lo stesso Grifone a farsi carico di parte dello stipendio dell'ecuadoriano. Cosa impensabile fino a pochi mese fa, quando semmai erano i rossoblù a beneficiare di tali cortesie. 

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