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  • Genoa, l'involuzione di Sanabria preoccupa il Grifone

    Genoa, l'involuzione di Sanabria preoccupa il Grifone

    • Marco Tripodi
    Tre gol segnati nelle prime quattro apparizioni, zero nelle successive quattro.

    Dopo essersi presentato al Genoa in maniera decisamente superiore alle aspettative, Toni Sanabria sembra essersi bloccato. Nell'ultimo mese l'attaccante paraguaiano non ha infatti più trovato quella via che porta alla rete avversaria percorsa tre volte nelle settimane precedenti. L'ultimo suo acuto risale al 17 febbraio scorso quando timbrò il momentaneo 1-1 nella sfida di Marassi, poi vinta, con la Lazio.

    Ma l'involuzione dell'ex attaccante di Roma e Sassuolo non è testimoniata soltanto dai numeri bensì anche da un feeling coi compagni che non pare proprio ottimale, almeno sul rettangolo verde. Il centravanti paraguaiano, dopo quasi due mesi di permanenza sotto la Lanterna, non sembra essersi ancora del tutto calato all'interno del sistema di gioco di Cesare Prandelli. Lo si capisce dalle pochissime palle toccate nel corso di ogni partita e dalle conseguentemente altrettanto rare occasioni da rete avute. Contro la Juventus, ad esempio, Sanabria ha avuto una sola vera palla-gol, ma nonostante fosse in ottima posizione l'unico intento raggiunto dal suo tiro è stato quello di far fare bella figura all'ex capitano rossoblù Mattia Perin.

    Sarà forse un caso ma la sua uscita dal campo contro i bianconeri in luogo di Goran Pandev, è stata una delle mosse che hanno permesso al Grifone di dare scacco alla Vecchia Signora. Per il 23enne paraguaiano un'ulteriore insidia potrebbe inoltre arrivare dal recupero di Andrea Favilli, finalmente tornato abile e arruolabile dopo mesi di infermeria. Sul centravanti Pisano Il Genoa ha investito molto sia in termini economici che di aspettative ed è probabile che se i guai fisici dovessero finalmente concedergli un po' di tregua da qui alla fine del campionato per lui ci sarà molto spazio nell'undici titolare di Prandelli. Ovviamente a scapito di Sanabria, la cui conferma non è comunque in dubbio.

    L'accordo in essere tra il Grifone ed il Betis prevede infatti un prestito oneroso per 18 mesi ed un eventuale obbligo di riscatto a 20 milioni nel caso il ragazzo riuscisse a segnare 9 reti entro la fine del torneo in corso oppure 18 complessivamente entro il giugno 2020.

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