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  • Genoa:| Le regole d’ingaggio

    Genoa:| Le regole d’ingaggio

     

     Il Genoa che ha molti feriti («Sei, recupera solo Kaladze», dice Marino) e punta sul sostegno popolare («Dobbiamo trascinare la nostra gente, dando tutto dal 1’ al 90’»). Il Napoli che dà battaglia su più fronti e quindi va di turnover: facile rifiatino Aronica, Maggio, Inler e soprattutto Cavani. Mazzarri dixit: «Ci saranno degli avvicendamenti, ci aspettano 8 gare in 27 giorni». Marino, lotta dialettica a distanza: «Preferirei aver giocato mercoledì ma avere tutta la rosa a disposizione». Replica e rivalsa, dopo il 6-1 dell’andata. Mazzarri lo sa: «È una delle trasferte più difficili del campionato. Loro ci rispettano e vorranno fare un’altra vittima come l’Udinese». Marino conferma: «Ho visto nei ragazzi tanta voglia di rivincita». Oggi, Genoa-Napoli.

    E poi, intorno al match tra le gemellate, ci sono anche i casi di mercato esplosi negativamente: come Criscito, il quale ieri era a Pegli a salutare gli ex compagni e tiferà rossoblù. L’amicizia fra presidenti messa a prova dalle opposte barricate della politica calcistica in Lega Calcio. Le strategie di mercato talvolta simili, come nei blitz sudamericani a caccia di talenti (vedi Edu Vargas e Andy Polo), in altri casi divergenti: il Napoli in estate aveva puntato sulla conservazione del blocco, il Genoa un’altra volta aveva cambiato moltissimo; il Napoli ora ha inserito giovani da far crescere (Vargas, appunto), il Genoa sceglie i “subito pronti” Gilardino, Biondini e Sculli. Ancora i diversi piani di conquista: a Marino, in carica da 3 partite, proprio dopo il San Paolo fatale per Malesani, è stata indicata la salvezza tranquilla quanto prima; a Mazzarri il patron De Laurentiis ha ordinato almeno il quinto posto, dopo che l’allenatore aveva lanciato il parallelo fra «settimo posto nella classifica degli ingaggi» (in realtà gli azzurri erano sesti a inizio stagione, qualcosa sta cambiando col mercato invernale) e in linea «il settimo posto in campionato, quanto fatto l’anno scorso è stato straordinario». Anche qui Marino obietta: «Non credo che questa norma valga, altrimenti l’allenatore che ci sta a fare? Potrebbe farlo chiunque». Le regole d’ingaggio, verso lo scontro.

    Ennesima metafora guerresca in gara che s’annuncia battaglia agonistica. Ma che è appuntamento di pace, per l’amicizia storica fra tifoserie e per la partecipazione congiunta al 17esimo anniversario della morte di Claudio Spagnolo. Il padre Cosimo racconta: «Ricordare Claudio allo stadio è sempre bello, emozionante, insieme a ragazzi che condannano quanto successo. Il tifo del Napoli è stato sempre presente in questo. Purtroppo i delinquenti non rispettano tali cose e assolutamente non è ancora stato fatto abbastanza». Tornerà allo stadio dopo molto tempo: «Sì, andremo anche a depositare dei fiori sotto la Nord e allora mi fermerò al Ferraris. Anche se ho sempre paura che possa succedere qualcosa. Comunque, stavolta ci sarò». Con la moglie Lina, prima della gara accanto alla targa per “Spagna”. «Ci sarà anche il vicepresidente Blondet per il Genoa, non è mai mancato, con qualsiasi intemperia».

    A proposito, fra i nemici a Marassi il maltempo, con rischio neve (allerta 1, il grado più basso) per ora individuato da Arpal prevalentemente sulle alture. Pronto il piano per lo spargimento sale nei dintorni dell’impianto (le biglietterie aprono alle ore 10, settore 5 per bambini abbonati, accompagnati da un familiare maggiorenne che entra gratis). Mentre Marino, cercando di non slittare sull’emergenza, prepara i suoi piani tattici: «Attenzione sui calci piazzati e cattiveria agonistica. Non possiamo commettere altre ingenuità che vanificano tutto il resto, compreso il nostro potenziale offensivo. Sulle palle inattive si marcherà a uomo, per dare più responsabilità e riferimenti. Possiamo crescere, anche se finora l’emergenza ci ha impedito di lavorare a un’identità tattica continua». Sculli favorito su Seymour, 4-2-3-1 più che 3-5-2. Il ds Capozucca: «Cerchiamo la rivincita, perdere con 5 reti di scarto è umiliante. E tanto è cambiato rispetto all’andata. L’allenatore è nuovo e Marino rispetto a Malesani ha a disposizione calciatori di un altro livello». Con Gila, Biondini e Sculli, pur con la possibile uscita di Dainelli che ha ingaggio non leggero, si alza il monte ingaggi. E le aspettative, da parallelo mazzarriano? Marino: «Non chiedo ai giocatori quanto guadagnano». Il tecnico del Napoli è il più pagato della A, 2,1 milioni a stagione. Il rossoblù a 900mila a stagione, la metà per i sei mesi di questo campionato. E le rose? Monte ingaggi ospiti da 41,2 milioni, i 29 punti stanno per un milione e 420mila euro a punto. Quello genoano era a 36, perciò 1,5 milioni a punto. Il peggior saldo è dell’Inter: 4,14 milioni a punto. Il migliore dell’Udinese: 570 mila euro a punto.

    Battuti i friulani al Ferraris, il Grifone ci riprova con gli azzurri. Dopo il confronto strategico e verbale delle scrivanie, Genoa-Napoli oggi va in campo dietro ai rimbalzi del pallone

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