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  • Genoa, Schone: 'Il gol del mese intitolato a me? Ma sono ancora vivo...' VIDEO

    Genoa, Schone: 'Il gol del mese intitolato a me? Ma sono ancora vivo...' VIDEO

    • Marco Tripodi
    Ad una settimana di distanza dalla prima volta, Lasse Schone è stato nuovamente intervistato da Luca Bizzarri per il canale tematico del Genoa.

    Nel corso della lunga chiacchierata con il comico e conduttore genovese, il regista danese ha parlato del suo impatto con il campionato italiano: "Per me è tutto nuovo ed è quello che volevo quando mi sono trasferito qui per provare qualcosa che non avevo sperimentato prima. Mi piace il fatto che nonostante abbia 33 anni posso ancora apprendere qualcosa. Con i miei compagni è stato facile instaurare un rapporto, tutta la squadra è stata di grande aiuto".

    Molte le differenze incontrate a sud delle Alpi, compresi il modo di lavoro tra una partita e l'altra: "L'allenamento è più duro rispetto all'Olanda ma dipende dal fatto che coll'Ajax giocavamo tre gare a settimana e non sarebbe possibile allenarsi con i ritmi italiani. E' comunque un allenamento diverso al quale bisogna abituarsi ed è questo ciò che mi piace: espandere le mie conoscenze e imparare qualcosa di nuovo".

    Da molti giudicato come il torneo più difficile d'Europa, Schone ammette di non essere pentito nell'aver scelto di sbarcare in Serie A: "Non so se sia più difficile ma è come speravo che fosse perché ho sempre guardato il calcio italiano da piccolo. Ho visto la mia prima partita all'età di 5 o 6 anni a San Siro con mio papà e mio zio, ho sempre sperato di giocare lì. Avete delle ottime squadre, ogni partita è difficile. E' un campionato divertente ed è davvero bello vedere gli stadi che per anni ho visto solo in tv".

    Sui recenti progressi della squadra: "Penso che nelle ultime settimane siamo molto migliorati, abbiamo iniziato a fare punti e mostrato la nostra identità. La squadra ha grandi qualità, ovviamente mi rendo conto sia frustante vedere che vengano fuori solo adesso. ma meglio tardi che mai e se continuiamo così possiamo davvero allontanarci dagli ultimi posti in classifica. Siamo affiatati ed uniti e vogliamo andare sempre più in alto".

    Il ricordo lasciato dal 33enne nordico all'Ajax, club con il quale ha trascorso gran parte della propria carriera, è talmente forte che dopo il suo addio i lancieri hanno deciso di instituire a nome suo il premio per il gol del mese: "Ne sono davvero orgoglioso. Anche se, quando sono arrivato a Genova e mi hanno chiamato per chiedermi se potevano intitolarmi il gol del mese io dissi: 'Ma come? Io sono ancora vivo!".

     

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