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  • Genoamania: troppe nove punte per tre maglie. Ma chi partirà?

    Genoamania: troppe nove punte per tre maglie. Ma chi partirà?

    Adesso là davanti si comincia ad essere davvero in tanti.
    Con lo sbarco ormai imminente di Andrea Favilli che segue di pochi giorni quelli di Claudio Spinelli e Christian Kouamè, il parco attaccanti del Genoa arriva quasi in doppia cifra. Sono infatti addirittura nove gli attaccanti che Davide Ballardini si troverà a dover gestire nelle prossime settimane di preparazione. E di questi ben cinque sono volti nuovi.

    SFOLTIMENTO - Anche considerando che, come è apparso evidente dalle prime sgambate stagionali, il tecnico romagnolo sembra orientato a proporre un Grifone con il tridente o comunque con due punte e un trequartista dietro di loro, un tal numero di attaccanti risulta ad ogni modo eccessivo. A questo punto quindi la necessità di sfoltire la rosa diventa quasi un obbligo. Soprattutto nel reparto più avanzato.

    CHI VA DOVE - Resta da capire quali saranno i prescelti destinati a salutare Pegli. Il più ricercato è sicuramente lo spagnolo Raul Asencio, richiesto da diversi club di Serie B. Ballardini lo ha personalmente voluto con sé in ritiro ma difficilmente lo inserirà in organico in vista della prossima stagione. Un altro che non dovrebbe aver problemi ad accasarsi altrove è Andrej Galabinov. Anche per il gigante bulgaro le offerte provenienti dalla cadetteria non mancano anche se la sua speranza è quella di mantenere la categoria, magari accettando la corte del Frosinone che lo cerca da un po'. Sul piede di partenza potrebbe poi esserci anche il nuovo arrivato Spinelli. A El Pintita potrebbe essere concessa l'opportunità di acclimatarsi al calcio europeo venendo girato in prestito a qualche altro club non necessariamente del nostro campionato. Occhio poi allo stesso Favilli, un investimento in prospettiva che non necessariamente il Genoa ha acquistato per mantenere in rosa fin da subito.

    LAPADULA - Infine c'è la questione Lapadula. Il giudizio sull'italoperuviano è inevitabilmente condizionato dalla pessima stagione appena trascorsa e dalla stroncatura netta subita da una buona parte della tifoseria. Lui afferma di voler rimanere e anche tecnico e dirigenza sembrano volergli concedere fiducia. Difficilmente dunque partirà almeno che sulle scrivanie di Villa Rostan non dovessero in questo mese scarso che ci separa dalla chiusura delle trattative arrivare un'offerta irrinunciabile, superiore ai 13 milioni versati un anno fa da Preziosi nelle casse del Milan.

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