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  • Genoamania: i nuovi acquisti deludono. Ma è presto per bocciarli

    Genoamania: i nuovi acquisti deludono. Ma è presto per bocciarli

    • Marco Tripodi
    Lo chiamavano mercato di riparazione. Termine desueto, utilizzato per indicare quel periodo in cui le squadre potevano cercare di correggere in corsa i propri errori estivi, spesso mettendo a segno pochi colpi ma mirati.

    RIVOLUZIONE D'INVERNO - Oggi la finestra invernale del calciomercato è uno spazio sempre più vitale che sia in quantità che in qualità non ha nulla da invidiare alla sua sorella estiva. Prendiamo il Genoa, ad esempio. Con l'arrivo della nuova proprietà americana e con l'esigenza di ribaltare una classifica terribile, lo scorso gennaio i rossoblù sono stati tra le formazioni più attive sul fronte arrivi/partenze in tutta Europa. Ben nove i volti nuovi giunti a Pegli nel primo mese del 2022. Tutti giovanotti di belle speranze sulle cui verdi spalle affidare il tentativo di scalata alla zona salvezza. Prospetti ottimi per il futuro, oltretutto arrivati quasi sempre a titolo definitivo. Ma forse ancora acerbi per l'immediato.

    QUANTE DELUSIONI - Non a caso, infatti, solamente Silvan Hefti e Leo Ostigard hanno fin qui dato un contributo positivo alla causa del Grifone. L'esterno svizzero e il centrale norvegese sono diventati presto perni in sostituibili nello scacchiere di herr Blessin, grazie a prestazioni per certi versi anche sorprendenti. Cosa che non si può dire per gli altri loro compagni di viaggio. In attacco Roberto Piccoli e Kelvin Yeboah non hanno saputo porre rimedio alla sterilità della squadra. Il primo perché il campo lo ha visto poco e male; il secondo perché adattato spesso in un ruolo di prima punta che probabilmente non gli compete. Inconsistenti sono stati poi anche gli apporti di Riccardo Calafiori ed Albert Gudmundsson. Ma peggio ancora hanno fatto Lennart Czyborra, Morten Frendrup e Naidem Amiri, praticamente tutti non pervenuti fin qui.

    IL SOL DELL'AVVENIRE - Quella che doveva essere una rivoluzione in grado di ribaltare l'ordine costituito di una classifica deficitaria si sta invece rivelando un tentativo mal riuscito di rinascita. Almeno per il momento. Tuttavia, anche se la Serie A sembra allontanarsi un po' di più ogni domenica, l'età media dei nuovi volti rossoblù lascia aperte le speranze per un futuro migliore rispetto a un presente pieno di incertezze. La dirigenza ha già fatto sapere di voler confermare tutti gli ultimi arrivati. Indipendentemente dalla categoria che vedrà protagonista il Genoa tra qualche mese. Chissà che il cosiddetto mercato di riparazione non possa dare i suoi frutti non nell'immediato ma a medio lungo termine.

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