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  • Genoamania: tutti contro tutti, il giocattolo è rotto

    Genoamania: tutti contro tutti, il giocattolo è rotto

    Vinci 4-0 contro una diretta concorrente per la salvezza, diverti e ti diverti, segni in rovesciata e da ora in poi potrai scendere in campo con molta più tranquillità, la zona retrocessione non è più cosa tua. Se tutto questo non fosse successo a Genova sponda Genoa la domenica sarebbe trascorso tra i sorrisi, ma in questo momento non c’è spazio per festeggiare sotto la Lanterna.

    E’in atto un tutti contro tutti in cui la squadra è in mezzo, gioca (a volte bene, altre male) ma sembra importare poco perché intanto ci sono altri a prendersi la scena. Ci sono tifosi che contestano striscione dopo striscione, se la prendono con Preziosi e Gasperini e tifosi che difendono a spada tratta il tecnico. C’è Gasperini che al termine di ogni partita casalinga se la prende con gli striscioni e con i tifosi e poi c’è il presidente Preziosi che da frequentatore assiduo della tribuna di Marassi da un po’ manca ed è un assenza che fa notizia.

    E’uno scontro nato ormai mesi fa, in cui ognuno ha la sua parte di ragione e la sua parte di torto. E’una frattura insanabile perché i risultati in campo non hanno più la priorità anzi; se positivi non vengono calcolati, se negativi diventano nuove “bombe” pronte ad esplodere.

    A questo punto poco importa chi delle varie fazioni ha ragione perché il giocattolo è rotto e ripararlo con le stesse figure appare impossibile. Le strada per mettere fine allo scontro sono essenzialmente due: vendere la società oppure trovare quel famoso socio che possa riformare il modo di fare calcio in casa Genoa; oppure le dimissioni o l’esonero di Gasperini, scelte quest’ultime due impossibili e seriamente dannose per la squadra. La pace è lontana anzi attualmente irraggiungibile, servirebbe una società forte che prenda una posizione seria e precisa e poi tratti con tutte le parti in causa per ricucire lo strappo. Ci vorrebbe ma non c’è e quindi prepariamoci ad altre dichiarazioni roboanti e altri striscioni di protesta. 
     
     

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