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  • Genoamania:| Una rinascita inaspettata

    Genoamania:| Una rinascita inaspettata

    C'erano molti dubbi sulla possibile rinascita rossoblù lontano da Marassi. Dubbi dipendenti dall'assenza forzata di Gilardino, dalle ultime figuracce esterne e dall'avversario temuto perché in grande forma e con la sola possibilità di vincere per provare ancora a salvarsi. Il gruppo partito per Lecce, invece, covava la rivincita, voleva far capire a tutti che il Genoa ha dei valori importanti, tecnici e morali, e che se è vero che questa stagione è ormai da derubricare come 'di transizione', la prossima potrebbe essere molto diversa. La riscossa ha portato un solo punto, che serve più a tenere lontana la zona retrocessione che a rilanciarsi, ma il risultato per una volta non va guardato. Almeno per questa volta è giusto ammiarare lo spirito del Grifone, che anche senza 'mamma Marassi' ha gettato in campo forza, coraggio ed entusiasmo, tutte caratteristiche che ancora non si erano mai viste in trasferta.

    Simbolo della rinascita è sicuramente Beppe Sculli, tornato a Genova per sognare e costretto invece al faccia a faccia con i tifosi, scontenti e arrabbiati per un atteggiamento quasi svogliato o supponente. Il bersaglio della critica non era di certo lui, che però ha voluto prima rispondere parole e poi con i fatti. La doppietta di Lecce è stato il modo migliore per far capire a qualche compagno e ai tifosi rossoblù che lui non molla, e che se la squadra lo vuole seguire i risultati non possono che essere importanti. La crisi sembra quindi essere lontana, la luce alla fine del tunnel ha finalmente fatto capolino, e il momento è stato davvero quello giusto.

    A Lecce non si poteva sbagliare: sul 2-1 per i padroni di casa la paura poteva anche attanagliare le gambe dei rossoblù, che in quel momento sentivano vicinissimo la puzza di bruciato del terz'ultimo posto. In cinque minuti però il Genoa ha saputo scuotersi correndo lontano dal quel baratro che avrebbe potuto inghiottirlo, facendogli passare una settimana o magari di più di vero e proprio inferno. Complimenti a tutti, quindi: a Marino per aver finalmente riproposto un Genoa offensivo, alla difesa per aver vacillato ma non essersi mai abbattuta come fatto nelle ultime trasferte, e a Beppe Sculli che con la sua doppietta ha regalato gioia e serenità a sé stesso, a tutto all'ambiente e ad Alberto Gilardino, che contro la Juve potrà rientrare senza dover per forza indossare i pesanti panni del salvatore della patria.

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