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  • Milan-Fiorentina '87:| Il ricordo di Gianni Vasino

    Milan-Fiorentina '87:| Il ricordo di Gianni Vasino

    • Luca Cellini

    Fra gli anni '70 e '90, 'Novantesimo minuto' era un vero e proprio programma cult per gli appassionati di calcio di tutta italia. In un'epoca in cui per vedere i gol - a parte chi era negli stadi - bisognava attendere appunto la trasmissione di Rai Uno, personaggi come Luigi Necco, Ferruccio Gard, Tonino Carino o Cesare Castellotti erano punti di riferimento con le loro 'sintesi' colorite e le loro vicendevoli punzecchiature. A dirigere questa magnifica squadra c'era appunto Paolo Valenti. 'Era un signore che entrava nelle case della gente con discrezione e competenza - ha raccontato uno degli inviati storici del Novantesimo di quegli anni, Gianni Vasino, ospite telefonico di Radio Toscana -. Non disse mai che era tifoso viola, anche se i suoi frequenti colloqui con Marcello Giannini, storico inviato per la Fiorentina, qualcosa aveva fatto sospettare ad alcuni di noi. Ricordo ancora le sue riunioni di redazione telefoniche, e come il suo umore cambiava a seconda dei dati auditel della domenica precedente. Se avevamo registrato oltre i tredici milioni di spettatori, tutto filava liscio, altrimenti, specialmente il lunedì, sentivamo le sue urla e le sottolineature al nostro lavoro del giorno precedente'.

    Vasino, molto spesso inviato per le partite interne del Milan, ha parlato di una domenica che tutti i tifosi viola non potranno dimenticare: quella del successo a San Siro del 20 settembre 1987 contro il Milan, con reti di Diaz e Roberto Baggio. 'Ho un ricordo nitido di quella domenica e del commento, già alla fine del primo tempo, di Gianni Brera, che vedeva male sia Gullit che Van Basten, mentre i viola erano pimpanti e motivati - ha ricordato Vasino -. Brera commentò positivamente la prova della Fiorentina, ma soprattutto esaltò la gara disputata da Roberto Baggio. Io ero uno dei pochi a potermi avvicinare al suo tavolo la sera, dove usava cenare, in un noto ristorante di Milano'.

    'Le nostre battute fra colleghi, in diretta, facevano ridere il pubblico che ci seguiva da casa, e servivano per sdrammatizzare - ha concluso Vasino, che in quegli anni seguiva anche le gare interne dell'Atalanta -. Oggi c'è forse troppa offerta televisiva, e questo rende vuoti gli stadi. C'è meno passione in generale, e si vede anche un calcio più brutto. Mi auguro che domani sera i giocatori di Milan e Fiorentina mi smentiscano e che soprattutto gli elementi che hanno talento nei loro piedi, in particolare Ibrahimovic e Seedorf da una parte, ma anche Gilardino, senza dimenticare D'Agostino, che so tornerà titolare, possano far divertire il pubblico'. 

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