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  • Bruno avverte la Fiorentina: 'Vlahovic non è Batistuta, ecco cosa fare per fermarlo'

    Bruno avverte la Fiorentina: 'Vlahovic non è Batistuta, ecco cosa fare per fermarlo'

    A due giorni dalla semifinale d'andata di Coppa Italia tra Fiorentina e Juventus, quest'oggi l'edizione fiorentina de La Nazione ha pubblicato una lunga intervista all'ex difensore del Torino Pasquale Bruno, in cui si è parlato della delicata partita di mercoledì tra Fiorentina e Juventus e del ritorno di Dusan Vlahovic allo stadio Franchi. Questo un estratto:

    "E’ una semifinale di coppa. E’ la gara di andata, e credo che viola e bianconeri hanno il 50 per cento di possibilità a testa di arrivare in finale. Le due squadre partiranno alla pari e vi spiego perché. La squadra di Italiano, risultato col Sassuolo a parte, sta bene, ha idee e gioco. La Juve.. la Juve sta tornando quella del solito Allegri: bada solo al risultato e ha gli uomini adatti per vincere. Vincere senza esprimere chissà quale tipo di calcio, ma tant’è. Vlahovic torna a Firenze, come finirà? Ai tifosi darei volentieri questo consiglio: ignoratelo. Niente fischi, niente contestazioni e tanta indifferenza. Vlahovic, come ogni calciatore che indossa la maglia viola passa, mentre la Fiorentina resta. Guardate che Vlahovic è un giocatore interessante ma non un fenomeno. E’ uno che ha segnato tanto in Italia, ma sarei davvero curioso di vederlo in Premier e lì mi sa che avrebbe qualche problemino in più. Per me, insomma, lui non è come Batistuta che ogni volta che metteva la gamba faceva gol. Contro chiunque, contro qualsiasi difensore. Come lo fermerei? Non importa riparlare di Bruno difensore o ricordare gente come Vierchowod per trovare la ricetta giusta di una marcatura sul serbo. In Italia ci sono due giocatori, Bremer e Demiral che ogni volta che lo incontrano non gli fanno vedere il pallone. Lo annientano. Questi due sono forti e su difensori come loro si potrebbero spendere anche 100 milioni, perché è con elementi come Bremer e Demiral in difesa che puoi andare a vincere uno scudetto. Era dai tempi di Cannavaro che in Italia non giocavano centrali così forti”.
     
     

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