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  • Gravina ‘costretto’ a concedere la grazia anche a Vlahovic. Non può esistere un razzismo di serie A ed uno di serie B

    Gravina ‘costretto’ a concedere la grazia anche a Vlahovic. Non può esistere un razzismo di serie A ed uno di serie B

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Del pericolo avevo avvisato il 22 aprile, quando il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, concesse la grazia a Lukaku per la seconda ammonizione, quindi l’espulsione, comminatagli allo Stadium in Juventus-Inter di Coppa Italia. Il belga tentò di zittire la curva sud dei tifosi bianconeri, che lo avevano bersagliato con urla e versi scimmieschi, portandosi l’indice all’altezza delle labbra, dopo il gol del pareggio su rigore che determinò l’1-1.

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    I cori razzisti di Bergamo, questa volta contro il serbo Vlahovic, centravanti della Juventus, ripropongono il tema in tutta la sua interezza e complessità. Anche Vlahovic, insultato con l’epiteto di “zingaro di merda”, dal momento del suo ingresso in campo, ha reagito allo stesso modo di Lukaku. Pur non essendo andato sotto la curva (anche perché goffamente rincorso dall’arbitro Doveri), al momento del gol del 2-0, l’attaccante ha fatto il gesto di zittire i razzisti e, per questa ragione, è stato ammonito. Gli arbitri (Massa e Doveri) sono stati coerenti. Il giudice sportivo contabilizzerà la sanzione. La Juve, esattamente come l’Inter, non potrà intervenire.

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    Il punto è: come si comporterà Gravina? Farà togliere, d’autorità, l’ammonizione a Vlahovic come fece per Lukaku? A nulla, infatti, vale l’osservazione in base alla quale la grazia si concede solo ad uno squalificato. Primo, in entrambi i casi, si deve togliere il giallo ad un calciatore che ha reagito ad insulti razzisti. Secondo, perché, tecnicamente parlando, Gravina intervenne proprio sulla seconda sanzione, l’espulsione ne era solo la conseguenza.

    Immagino l’imbarazzo, ma - come scrissi - era certo che il precedente avrebbe portato a questi esiti. Del resto non penso sia immaginabile stabilire che esiste un razzismo di serie A e uno di serie B, uno contro i neri e uno contro gli slavi. Quindi o l’ammonizione viene tolta o Gravina finirà nel ciclone delle polemiche. Più legittime che mai.

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