Calciomercato.com

  • Green Card, che favola. Quanti contagi scongiurano le chiusure di scuole, ristoranti, teatri e centri commerciali

    Green Card, che favola. Quanti contagi scongiurano le chiusure di scuole, ristoranti, teatri e centri commerciali

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Storia di una meraviglia: qualche settimana fa l'informazione tutta sforna un titolo, più o meno declinato, ma comune per tutti, il titolo è "Green-Card" per muoversi liberi. Il titolo è imperativo per tutti ma l'informazione, più o meno tutta, non sa bene di cosa titola e parla (le accade sempre più spesso). Un qualcosa che faciliti gli spostamenti delle persone (soprattutto turistici) per l'estate è cosa che vogliono tutti i governi (e le aziende) d'Europa. Ma è cosa complessa e il complicato, si sa, l'informazione non lo concepisce, tanto meno lo comunica. Quasi sempre neanche ci prova. 

    Settimane dopo, titoli accigliati: "Green-Card non te la dà nessuno...Green Card non esiste!". Infatti era ed è un'intenzione (buona), una necessità e, necessariamente, un lavoro in corso. Lavoro complicato e complesso, ad esempio una patente di vaccinazione pura e semplice non si può, discriminerebbe tra cittadini. Allora serve un sistema, un qualcosa Red o Green dove la luce verde o rossa si accende senza rendere pubbliche informazioni sanitarie individuali. Già, ma mica è uno scherzo incrociare i dati dell'anagrafe, delle Asl, dei guariti, dei tamponi negativi e dei vaccinati che fanno luce verde. Ci vuole, se ci si riesce, tempo e fatica. Elementi ignoti alla comunicazione fast-pop. Questa fa titoli, pezzi di racconto, e li spaccia come come siano cose, pezzi di realtà. Poi s'infuria, lamenta, protesta, rimprovera ai "poteri" l'inesistenza di quel che si è inventata. La meraviglia è che lo scambio tra titoli e realtà è ormai la regola (con qualche eccezione). 

    Contagi: quanti ne eliminano coprifuoco, ristoranti o negozi o scuole chiusi - Tanto non servono a niente...Oppure: vai a sapere se servono. Ecco: che non servano a nulla è sbagliato, sbagliatissimo, anzi falso. E quanto servano nel contenere numero contagi è oggi nei risultati di studi congiunti in sette paesi europei. Italia compresa. Studi condotti dalle maggiori Università d'Europa. 

    La misura restrittiva del divieto, se osservato, di riunioni, cene o altro di simile con persone che non fanno parte del nucleo familiare abbatte lo Rt del 26%. R con t è la velocità di trasmissione del contagio, indica quante persone contagia un contagiato. Rt uno, cioè un infetto ne fa un altro. R con t pari a uno con divieto incontrare in casa se non conviventi diventa Rt 0,74 (meno 26%). 
    La misura che abbatte maggiormente Rt e quindi propagazione contagio è la chiusura dei negozi e centri commerciali, in questo caso Rt cala del 35%. Se è pari a uno e chiudi negozi e centri commerciali, Rt scende 0,65 ma, soprattutto, se sta sopra 1, poniamo a 1,5, con queste chiusure lo riporti intorno ad 1 soglia accettabile o almeno non disastrosa. 

    Mascherina usata in massa abbassa Rt del 12 per cento.
    Ristoranti chiusi vale lo stesso: 12 per cento in meno di Rt.
    Coprifuoco fa un po' meglio nel diminuire contagi: abbassa Rt del 13 per cento.
    Scuole chiuse ai fini del limitare il contagio valgono molto meno: con scuole e Università chiuse Rt va giù solo del 7 per cento.
    Zoo, Musei o Teatri chiusi limano Rt solo del tre per cento. 


    Non è vero che non servano a niente. Non è vero che risolvano tutto e neanche che guariscano miracolosamente dalla pandemia, si limitano a fare da argine al peggio. Non è vero che la scuola sia il motore primo della diffusione del contagio. Non è vero che la casa sia il luogo più sicuro, se ci fai una festa diventa il più pericoloso. Non è vero che ristorante chiuso o museo chiusi siano la stessa cosa ai fini e ai conti reali del contagio. Lungo è l'elenco dei non è vero, ma c'è davvero voglia di leggerlo? 
     

    Altre Notizie