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  • Guarin e Ranocchia, destino in comune

    Guarin e Ranocchia, destino in comune

    • AD
    Uno è difensore centrale, l'altro è un centrocampista centrale di chiara propensione offensiva, ma i punti di contatto tra Andrea Ranocchia e Fredy Guarin sono diversi. Entrambi delusi dall'esito dell'ultima sessione di calciomercato, che avrebbe dovuto portarli via dall'Inter, si ritrovano ora ad essere alternative in più per il tecnico Walter Mazzarri (che li ha però spesso esclusi nelle ultime gare) e giocatori precari alla luce della rispettiva situazione contrattuale. Da qui a maggio, il club nerazzurro ha tutta l'intenzione di definire il loro futuro, in un senso o nell'altro, per costruire con tranquillità la squadra della prossima stagione.

    RINNOVO E ADEGUAMENTO? - Ranocchia è legato all'Inter fino al 30 giugno 2015 e percepisce uno stipendio da 2,2 milioni di euro all'anno e, dopo essere stato pagato 18 milioni di euro tre anni fa, è stato seguito molto da vicino da Borussia Dortmund e Galatasaray nelle recenti settimane. Da tempo spinge per avere un adeguamento di stipendio, ipotesi sempre frenata dai vertici dirigenziali. In considerazione dei sicuri addii di Samuel e Chivu nel reparto arretrato, l'Inter potrebbe anche decidere di prolungare di altre due stagioni il suo contratto con un leggero ritocco al rialzo dell'ingaggio. Male che andasse, il giocatore tornerebbe ad avere un valore di mercato interessante, nel caso in cui si decidesse di cederlo la prossima estate.

    GUARIN, ADDIO RIMANDATO? - Situazione molto simile a quella di Guarin, ancora scottato dal mancato passaggio alla Juventus, con cui l'accordo (soprattutto sotto il profilo economico) era totale. Da quanto trapela da Appiano, Mazzarri potrebbe riproporlo domenica contro il Sassuolo per ridare energia a una squadra in crisi e anche per lui si prospettano 5 mesi piuttosto movimentati. Anche il colombiano ha ingaggiato un braccio di ferro con la società per un aumento dello stipendio di 2,3 milioni e anche lui, come Ranocchia, potrebbe ricevere presto il via libera. Rinnovo di un anno del contratto che scade nel 2016 e poi via all'asta che, oltre alla Juventus, potrebbe tornare a coinvolgere le grandi di Premier League (Manchester United e Tottenham su tutte).

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