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  • Guerra in Ucraina, proposta una  tregua per la Pasqua ortodossa, scambio di prigionieri. Otto morti a Kiev

    Guerra in Ucraina, proposta una tregua per la Pasqua ortodossa, scambio di prigionieri. Otto morti a Kiev

    Oggi è il cinquantacinquesimo giorno di guerra in Ucraina, invasa dalla Russia lo scorso 24 febbraio. Un conflitto che ha già causato almeno 46mila morti e circa 11 milioni di profughi. Calciomercato.com racconta i principali avvenimenti di giornata. 

    21.50 - Proseguono "incessanti" i bombardamenti russi su Kharkiv, dove oggi, secondo le autorità locali, sono morte otto persone.

    20.00 - La Finlandia invia ulteriori aiuti militari all'Ucraina. A renderlo noto è il ministero della Difesa di Helsinki - citato dall'agenzia Unian - che però non rivela i dettagli della fornitura

    19.20 - Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione del Regno Unito d'inviare in Ucraina ulteriori forniture di "artiglieria" e armamento pesante, come chiesto da Kiev, in risposta a quella che è tornato a bollare come "la barbarie di Vladimir Putin" e delle forze di Mosca.   

    18.44 - Mosca sostiene che 120 civili nascosti nell'acciaieria Azovstal di Mariupol sotto assedio sono usciti dopo l'ultimatum lanciato dall'esercito russo.

    18.15 - Il segretario generale delle Nazioni  Unite, Antonio Guterres, ha proposto una tregua umanitaria di quattro giorni per la Pasqua ortodossa.

    17.00 - Il presidente americano Joe Biden ha iniziato dallo Studio Ovale, la videochiamata sull'Ucraina con gli alleati. Alla telefonata partecipano, secondo un comunicato della Casa Bianca, il primo ministro canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, ilsegretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente della Polonia Andrzej Duda, il presidente della Romania KlausIohannis e il primo ministro britannico Boris Johnson.

    16.40 - Il Parlamento della Lituania ha approvato oggi un progetto di legge che vieta di mostrare in pubblico alcuni simboli considerati espressione di sostegno all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.

    16.00 - “Il valico di frontiera di Parikkala al confine tra Finlandia (Ue) e Russia, utilizzato solo per il trasporto di merci senza possibilità di traffico passeggeri, è chiuso. Lo ha affermato la guardia di frontiera finlandese."

    15:30 - Quinto scambio di prigionieri tra le autorità ucraine e la Russia: lo scrive The Kyiv Independent, riferendo quanto riportato dal vice primo ministro Iryna Vereshchuk, e annunciando che sono 76 gli ucraini che sono tornati in patria.

    14.20 La Russia espelle 37 diplomatici europei, tra cui 15 olandesi e alcuni belgi, come misura di ritorsione per provvedimenti analoghi presi contro diplomatici russi. Lo riferisce la Tass che cita il ministero degli Esteri russo.

    14.02 - Il ministro degli esteri russo, Lavrov comunica che è iniziata la seconda fase dell'operazione speciale: "La Russia non userà armi nucleari". 

    13.40
     L'acciaieria Azovstal di Mariupol sarà liberata "oggi stesso dai nazionalisti ucraini". Lo afferma su Telegram il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, come riporta Ria Novosti. "Oggi, con l'aiuto dell'Onnipotente prenderemo completamente Azovstal", le sue parole.

    13.01 - L'esercito russo sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nell'Ucraina orientale nella sua offensiva al Donbass. Il governatore della regione di Lugansk ha dichiarato: "E' un inferno"

    12.06 - Il ministero della difesa russo esorta i militari ucraini asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol ad arrendersi: "Basta a questa resistenza insensata, deponete le armi". 

    11.05 - Secondo il consiglio comunale di Mariupol, sono almeno mille i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l'acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. Il sindaco Vadym Boichenko annuncia che circa 40mila civili sono stati "deportati con la forza" dalla città verso la Russia o le regioni dell'Ucraina controllate dai russi. 

    10.04 - Citando fonti istituzionali, l'agenzia russa Tass informa che da febbraio quasi 880mila persone (18mila nelle ultime 24 ore), di cui 164 mila bambini, sono arrivate in Russia dall'Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass (713mila). 

    9.03 - Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden terrà una videochiamata con i suoi alleati sulla crisi ucraina nel pomeriggio di oggi. Intanto dall'inizio della guerra sono arrivati negli USA 5mila rifugiati ucraini. 

    8.07 - Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato: "Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile. Non ho bisogno di recarmi lì per dimostrare semplicemente il mio supporto. Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza. Dopo la scoperta delle uccisioni di massa a Bucha e in altre città ucraine non ho più parlato con il presidente russo Vladimir Putin". 
     

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