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  • Hellasmania: via anche Lazovic, cosa resterà di questo Verona?

    Hellasmania: via anche Lazovic, cosa resterà di questo Verona?

    • Alessandro Righelli
    Lo avevamo preannunciato, ma forse non aspettandoci una tale portata. L'estate dell'Hellas Verona in poche ore sta vivendo momenti davvero intensi. Al limite della nevrosi, metaforicamente parlando. Le ultime notizie di mercato spezzato il fiato a qualsiasi tifoso gialloblù ed evidenziano un cambio di rotta drastico, come non ci lo potevamo appunto aspettare. Ma partiamo con ordine e cerchiamo di analizzare la situazione, soprattutto cerchiamo di trarre qualche conclusione che, ahimé, non porta nulla di buono.

    Sin dall'apertura del mercato estivo, tutti ci aspettavamo che i "gioiellini" in casa Verona fossero evidentemente in vendita. Alla giusta cifra infatti, i vari Ilic, Simeone, Casale, potevamo partire. Con il passare del tempo però, ai soliti e scontati giocatori, se ne sono aggiunti altri: vedi la partenza di Cancellieri e di Caprari. A questo punto il campanello d'allarme, si è ovviamente acceso, anche se giustamente si è aspettato di vedere quali fossero le mosse in entrata per sopperire a tali partenze. Così è arrivato Djuric, Maldini ed Henry, tra i nomi più importanti. Tanto basta? Direi di no. Come se non bastasse poi, due giorni fa ha salutato anche Lazovic, in un'operazione abbastanza difficile da capire, con lo scambio con Strootman più tre milioni. 

    Ora, come sempre ripetuto, non bisogna trarre conclusioni nel divenire delle cose, ma nulla vieta di commentare il presente, soprattutto se più i giorni passano, più si sta perdendo la concezione di dove si vuole andare. Mi spiego meglio: il Presidente Setti non ha mai nascosto la sua voglia di far cassa e questo è sicuramente da lodare. Un presidente che parla chiaro ai tifosi, sin dall'inizio, è una persona sulla quale ci si può fidare. L'appunto che in questo momento però bisogna fare è riferito al progetto futuro, o meglio: c'è un progetto futuro? Che ci si aspettasse un ridimensionamento, questo era nell'ordine delle cose, ma come sempre abbiamo ribadito, bisogna anche tenere una continuità con tutto quello creato finora. Passi allora la vendita di Simeone, di Caprari, di Casale e quella eventuale di Ilic, ma in quest'ottica poco si comprende quella di Lazovic. Quest'ultimo infatti era uno dei perni sui quali puntare in caso di arrivo di nuovi giovani. Un giocatore di esperienza, come anche Tameze ad esempio, sul quale fare affidamento per il futuro. 

    La sua partenza è il simbolo dell'ignoto verso cui questa squadra si sta lanciando. Credo quindi sia fondamentale che il Presidente ritorni a parlar chiaro ai tifosi, come sempre ha fatto, in modo da spiegare quali siano le sue intenzioni. Nel frattempo non ci resta che attendere e osservare quali altre operazioni saranno fatte da qui a fine sessione di mercato. Le acque sono molto agitate e d'un tratto sembra essere piombati in pieno marzo, quando l'Adige si gonfia e tutto sconquassa. Speriamo gli argini tengano. 

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