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  • Hellasmania: riprendere sì, ma non a queste condizioni!

    Hellasmania: riprendere sì, ma non a queste condizioni!

    • Alessandro Righelli
    L'ipotesi della ripresa del campionato sembra essere sempre di più una realtà, anche se quello che salta più all'attenzione degli addetti ai lavori sono sicuramente le condizioni entro le quali si potrà dare il via definitivo al calcio. Tante, troppe, sono state le varie idee che sono state rimpallate tra Lega Calcio ed organi del Governo, senza però aver ancora trovato una quadra che possa accontentare tutti quanti. Negli ultimi giorni però, questo turbine legislativo ha forse partorito almeno la possibile definitiva data di riavvio, ovvero quella del 13 giugno. Poco male, data la gran confusione che aleggiava sino alla settimana scorsa, ma insieme alla data d'inizio, ecco che sono spuntate alcune ipotesi anche sugli orari di gioco, ed è qui che cade l'asino.

    Si parla difatti, oltre alla più ragionevole ipotesi di giocare nelle fasce orarie comprese tra le 18, 20 e 22 (stile Liga Spagnola), quella di anticipare l'orario alle 16, distribuendo cosi le partite tra le 16:30, le 18:45 e le 21. "Qui siamo tutti matti", diceva Lewis Carrol nella celebre fiaba di Alice nel mondo delle Meraviglie, e sembra perfettamente condivisibile anche in questo caso, nel quale chi si siede ad un tavolo, magari sorseggiando un Tè e con un cappello in testa, per decidere le sorti di questa Serie A, non ha praticamente in mente quale siano le temperature medie estive, da nord a sud, di questo meraviglioso Paese delle Meraviglie.

    Insomma, battute a parte, se le condizioni per giocare queste 124 partire restanti, 13 per i gialloblù, saranno di scendere in campo alle 16:30, le società, compresa l'Hellas, dvoranno sicuramente farsi sentire. Certo, i diritti TV la fanno da padrona, ed è difficile andare contro la potenza del denaro, ma in un momento di estrema emergenza si potrebbe, e si dovrebbe, chiudere un occhio e attuare il buon senso: sempre di salute si sta infatti parlando, dopo tutto! Ricominciare sì. ma non a tali condizioni, anche perché, concentrandosi sulla situazione dell'Hellas, queste partite rimanenti saranno estremamente fondamentali per la classifica e per un eventuale sogno Europa, oltre che per un aspetto economico.

    In un panorama nel quale ognuno estrae dal proprio cilindro un'idea, bizzarra o no che sia, è difficile organizzare una ripartenza che abbia un minimo di senso e di certo questo non aiuta le varie società. Anche Juric ha confermato questa mancanza di chiarezza, fondamentale per programmare un finale di stagione che possa garantire continuità con i bei traguardi fin qui ottenuti. La speranza è quella che si possa presto avere una scelta definitiva e regole di buon senso, che possano accontentare tutti nel rispetto della sicurezza. Dopotutto, ci sono tanti Paesi delle Meraviglie che hanno ricominciato a giocare, nei quali ci saranno sicuramente altri "matti" ma, cerchiamo almeno questa volta ad essere "meno matti" noi ed imparare.

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