Hellasmania: riprendere sì, ma non a queste condizioni!
Si parla difatti, oltre alla più ragionevole ipotesi di giocare nelle fasce orarie comprese tra le 18, 20 e 22 (stile Liga Spagnola), quella di anticipare l'orario alle 16, distribuendo cosi le partite tra le 16:30, le 18:45 e le 21. "Qui siamo tutti matti", diceva Lewis Carrol nella celebre fiaba di Alice nel mondo delle Meraviglie, e sembra perfettamente condivisibile anche in questo caso, nel quale chi si siede ad un tavolo, magari sorseggiando un Tè e con un cappello in testa, per decidere le sorti di questa Serie A, non ha praticamente in mente quale siano le temperature medie estive, da nord a sud, di questo meraviglioso Paese delle Meraviglie.
Insomma, battute a parte, se le condizioni per giocare queste 124 partire restanti, 13 per i gialloblù, saranno di scendere in campo alle 16:30, le società, compresa l'Hellas, dvoranno sicuramente farsi sentire. Certo, i diritti TV la fanno da padrona, ed è difficile andare contro la potenza del denaro, ma in un momento di estrema emergenza si potrebbe, e si dovrebbe, chiudere un occhio e attuare il buon senso: sempre di salute si sta infatti parlando, dopo tutto! Ricominciare sì. ma non a tali condizioni, anche perché, concentrandosi sulla situazione dell'Hellas, queste partite rimanenti saranno estremamente fondamentali per la classifica e per un eventuale sogno Europa, oltre che per un aspetto economico.
In un panorama nel quale ognuno estrae dal proprio cilindro un'idea, bizzarra o no che sia, è difficile organizzare una ripartenza che abbia un minimo di senso e di certo questo non aiuta le varie società. Anche Juric ha confermato questa mancanza di chiarezza, fondamentale per programmare un finale di stagione che possa garantire continuità con i bei traguardi fin qui ottenuti. La speranza è quella che si possa presto avere una scelta definitiva e regole di buon senso, che possano accontentare tutti nel rispetto della sicurezza. Dopotutto, ci sono tanti Paesi delle Meraviglie che hanno ricominciato a giocare, nei quali ci saranno sicuramente altri "matti" ma, cerchiamo almeno questa volta ad essere "meno matti" noi ed imparare.