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  • I 10 errori che hanno spedito l'Inter in zona serie B

    I 10 errori che hanno spedito l'Inter in zona serie B

     

    di Xavier Jacobelli
    Direttore www.quotidiano.net
     
    Grazie alla vittoria sull'Atalanta, il Bologna ha scavalcato l'Inter, piombandola al quart'ultimo posto in classifica dopo 9 partite, con un solo punto di vantaggio sulla zona B. Mai, da 65 anni a questa parte, i nerazzurri erano partiti così male in campionato. L'ultima tegola è arrivata loro addosso oggi: Maicon s'è stirato, dovrà restare fuori per un mese. Maicon doveva essere ceduto due anni fa, dopo il trionfo di Madrid. E' stato il primo di una lunga serie di errori che hanno portato alla situazione attuale.  
     
    Ieri sera, a San Siro, dopo la netta sconfitta patita contro la Juve, un pugno di tifosi ha contestato Moratti. Alcuni gli hanno chiesto nuovi acquisti, altri addirittura di andarsene. Rivolto a un signore che in 16 anni di presidenza ha investito 1 miliardo di euro per la sua squadra, l'invito suona totalmente fuori luogo. Ma è fuori discussione che nulla succeda per caso. E, se errare è umano, perseverare è interista. 
     
    Mourinho se n'è andato la sera del trionfo di Madrid. Sono trascorsi 17 mesi e almeno 10 sono stati gli errori capitali. Questi.
     
    1) L'addio a Josè senza colpo ferire. Va bene tutto. Va bene la gratitudine verso il portoghese per tutto ciò che ha vinto e per il modo in cui ha vinto. Ma c'era un contratto da rispettare e questo contratto è stato rescisso, grazie al via libera della società.
    2)  L'allontanamento di Gabriele Oriali, sacrificato sull'altare  di Branca, è stato un errore imperdonabile. Non soltanto perchè Branca ha sbagliato due mercati estivi su due, ma perchè Oriali ricopriva un ruolo fondamentale. Era il collante fra squadra e società, società e allenatore, allenatore e squadra. Questo collante non c'è più.
    3) Quattro allenatori in quindici mesi sarebbero tanti per qualunque squadra. Sono troppi per il club campione del mondo in carica che, quindici mesi fa, riconquistava la Coppa dei Campioni dopo 45 anni di attesa.
    4) Se nell'estate 2010  prendi Benitez e Benitez ti chiede di ringiovanire l'organico più vecchio fra i Grandi d'Europa e a Benitez, invece, non prendi nessuno, è un miracolo che Benitez vinca la Supercoppa di Lega e il mondiale per club prima di essere incredibilmente cacciato.
    5) Su Leonardo, la società non ha colpe. La colpa ce l'ha Leonardo che ha piantato in asso l'Inter all'inizio di giugno senza lasciarle il tempo di individuare un successore ad hoc. Gasperini ha pagato un prezzo pesantissimo agli 89 giorni che gli sono stati concessi, ma, se ha fallito, la responsabilità non è stata sua. Voleva Palacio e Kucka, gli hanno preso Zarate e Forlan. Pensava che Eto'o rimanesse e Sneijder partisse: è successo il contrario.
    6) La cessione di Eto'o è stata certamente dettata dal fair play finanziario perchè, se così non fosse, Moratti, Paolillo e Branca dovrebbero chiedere asilo politico in Daghestan. Ma vendere il miglior attaccante del mondo per prendere Forlan e Zarate, tecnicamente è stato un suicidio annunciato.
    7) Se il fair play finanziario deve essere rispettato a tutti i costi,perchè sono stati rinnovati i contratti di Milito e Lucio, tantopèer citarne due fra i più onerosi? 
    8) Perchè sono stati spesi quasi 12 milioni di euro per Alavrez che, per ora, è un talento incompiuto, quando l'Atalanta ha speso la metà per Maxi Moralez il quale sin qui ha reso il doppio del connazionale ed ex compagno di squadra nel Velez?
    9) Gli eroi dell'Inter euromondiale sono stanchi e questo non è certamente un torto, semmai è un dato incontrovertibile, con cui fare i conti. Julio Cesar ha 32 anni e accusa un'allarmante serie di infortuni muscolari; Cordoba ha 35 anni, Zanetti 38, Lucio 33,  Maicon 30, però si è fatto male un'altra volta. E ancora: Samuel ha 33 anni, Chivu 31, ma nel ruolo di centrale in questo periodo fa più danni della grandine; Stankovic 33, Cambiasso 31, Milito e Forlan 32.
    10) Gli errori arbitrali ci sono stati e nessuno li ha sottaciuti. Ma continuare a richiamarli, come se fossero la causa della crisi, significa non capire che, per uscire dalla crisi, bisogna prima di tutto trovare la forza necessaria dentro di sè. Anche perchè Rizzoli, ieri sera a San Siro, ha negato alla Juve un rigore evidente. Lo ha riconosciuto lo stesso Ranieri che, soltanto tre giorni prima, a Bergamo, aveva puntato il dito contro Valeri, spalleggiato da Paolillo. Se l'Inter è quart'ultima, gli arbitri non c'entrano.

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