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  • I segreti del Cruzeiro: la squadra che ha portato in Brasile lo stile Dortmund

    I segreti del Cruzeiro: la squadra che ha portato in Brasile lo stile Dortmund

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    Il Cruzeiro è campione del Brasile con quattro turni d'anticipo sulla fine del campionato grazie al 3-1 esterno sul Vitoria. Il club di Belo Horizonte, allenato da Marcelo Oliveira, ottiene così il suo terzo titolo dopo quelli del '66 e del 2003. Dei segreti della Raposa (foto sito uffciale Cruzeiro), parla in esclusiva a calciomercato.com Mauro Mirko Masoni, osservatore, consulente tecnico (in passato di Foggia, Martina, Palazzolo e Taranto) e grande esperto di calcio internazionale. 

    IL GIOCO DEL CRUZEIRO, DI STAMPO EUROPEO 
    "Nel calcio attuale coniugare bel gioco a risultati è merce rara. In Europa ci riescono l’Arsenal nel Regno Unito e il Borussia Dortmund in Germania. In America Latina spicca la vittoria del campionato del Cruzeiro nel Brasileirao che, nonostante le concorrenti sulla carta più attrezzate, ha chiuso i conti con 4 settimane di anticipo, recitando un monologo fatto di verticalizzazioni e velocità.  

    Esattamente come le squadre di Wenger e Klopp, la squadra di Marcelo è riuscita a raccogliere importanti risultati sempre con un gioco rapido, con costante possesso palla e dalle ripartenze velocissime e mortifere per gli avversari. Il modulo è il 4-2-3-1 e alla fase di possesso palla partecipano attivamente in sei (oltre ai trequartisti e alla punta, si spingono uno dei due esterni bassi e uno dei due centrocampisti centrali); a quella di non possesso è esentata la sola punta centrale Borges che però, orienta con i suoi movimenti il possesso palla degli avversari. 

    Ciò che colpisce del Cruzeiro è la modernità del gioco: massimo due tocchi e possibilmente la verticalizzazione come prima opzione da parte dei difensori centrali da cui origina il possesso palla. Gli unici deputati a stravolgere questo sistema sono i trequartisti esterni, specie se sono lanciati sulla profondità: allora sì che è consentito il dribbling per creare superiorità numerica. La squadra sa quindi tener palla grazie all’intelligenza dei due centrocampisti centrali Lucas Silva 20 anni, gran recuperatore di palloni e vero presidio della difesa che gioca indifferentemente corto e lungo con lanci millimetrici a cambiare gioco e Nilton, che è molto bravo negli inserimenti offensivi senza palla e compare spesso tra ai marcatori. Ma quello che maggiormente colpisce è la velocità delle ripartenze, infatti, in dieci-dodici secondi la squadra recupera palla ai limiti della propria area e dopo tre passaggi in verticale è in grado di mettere un attaccante davanti al portiere avversario". 

    LO SCHEMA E I REPARTI

    IL PORTIERE 

    "Il 4-2-3-1 vede in porta Fabio che nelle rare volte che viene impegnato appare solido e con pochi fronzoli, dando sicurezza alla squadra. Fa il suo e lo fa sempre senza mettersi troppo in evidenza". 

    LA DIFESA
    La difesa vede sul centro destra Dedè, 25 anni e 188 centimetri di muscoli, difensore vero: dalla sua parte non si passa. Se poi il posizionamento di qualche compagno non è adeguato e si vede superato, ricorre al fallo, tutto con grande esperienza. Forte di testa, sale sui calci piazzati e si fa apprezzare con qualche gol. E’ lui il leader della difesa. Accanto a lui sul centro sinistra Bruno Rodrigo o Leo, entrambi ben strutturati fisicamente con il primo più esperto ed il secondo più rapido e reattivo. Sulle fasce a destra Ceara, classe ’80, esperto, dotato di corsa e tecnica, spinge poco. A sinistra, altra colonna della compagine è Egidio, per costanza di rendimento il miglior terzino sinistro del campionato (parliamo della patria dei mancini di difesa): ha velocità e rapidità, tecnica e sinistro fulminante. Spina nel fianco degli avversari, spinge come un forsennato in possesso, ma poi è già tornato a difendere e a ricostituire la linea a quattro nella fase di difesa.  

    IL CENTROCAMPO

    Detto di Lucas Silva e Nilton per ciò che concerne la mediana, si va sulla trequarti dove i trequartisti hanno piede invertiti: Everton Ribeiro è mancino e parte da destra; veloce, salta l’uomo e conclude. Decisivo per la vittoria del campionato, ha risolto con le sue intuizioni partite che altrimenti sarebbero terminate diversamente. Fa tutto bene ed è imprevedibile perché alterna profondità ad accentramento e ama svariare su tutta la larghezza del campo; 24 anni, merita una grande squadra europea. Dagoberto a sinistra è rapido e veloce e si alterna con Willian, anche lui destro di piede, più giovane rispetto al compagno. Al centro Ricardo Goulart è stata la sorpresa con i suoi 21 anni:  tatticamente è determinante perché aiuta i due mediani nella fase difensiva ed è pronto ad innescare i compagni con triangolazioni e verticalizzazioni in quella offensiva. 

    L'ATTACCO

    In attacco Borges è poco appariscente palla al piede ma è bravo nel tenere palla e nel far salire la squadra. Il Cruzeiro ha quindi vinto con acclarata superiorità grazie a una commistione di giovani ed esperti e con elementi che hanno fatto la differenza nelle varie zone del campo: Dedè e Egidio dietro, Lucas Silva in mezzo ed Everton Ribeiro e Ricardo Goulart in avanti. Merita un riconoscimento il tecnico Marcelo, perché ha fatto brillare la squadra imponendo sempre il suo gioco. E non si possono non rivolgere i complimenti ad un team che vanta la miglior difesa e il migliore attacco e che si fregia del titolo di campione con quattro giornate di anticipo. 


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