Calciomercato.com

  • Ibrahimovic, il leone è invecchiato. Per questo farà la fortuna del Milan

    Ibrahimovic, il leone è invecchiato. Per questo farà la fortuna del Milan

    • Federico Zanon, inviato a Casa Milan
    Al Milan, dieci anno dopo. Zlatan Ibrahimovic si è ripreso la maglia rossonera, quella che desiderava da piccolo (e non è una frase fatta), quella che non avrebbe mai voluto lasciare nel 2012 quando, contro la sua volontà, è stato messo sul primo volo per Parigi in cambio dei milioni del Paris Saint-Germain. Lo ha fatto con l'entusiasmo di un ragazzino che entra in un negozio di giocattoli, con la saggezza di un vecchio che conosce i suoi limiti. La conferenza stampa di presentazione, davanti a decine di giornalisti, ha raccontato questo. Il solito Ibrahimovic 'sbruffone', che ride, scherza, risponde a tono e bacchetta chi sbaglia un dato sui gol, ma anche un nuovo Ibrahimovic, almeno per il palcoscenico italiano. Una versione più pacata, riflessiva, figlia di una carriera a cercare di essere sempre il migliore, degli anni, di una vita da papà e di un lavoro interiore, iniziato dopo il grave infortunio ai legamenti del ginocchio dell'aprile 2017.

    Zlatan per la prima volta ha messo in mostra i suoi limiti. Ha scelto di far diventare di dominio pubblico quello che tutti sanno, che a 38 anni il fisico non risponde come a 28, che certe cose, sul campo, non può più farle. Lo ha fatto senza dare l'idea di essere vulnerabile, senza dare l'impressione di temere un fallimento. Con Maldini e Boban si è confrontato molto in queste settimane, ha detto sì solo quando ha capito che può dare ancora qualcosa, che può fare ancora la differenza, oltre la fame, oltre la voglia di sentirsi ancora un calciatore. Ha troppo rispetto per il Milan per sentirsi un peso, una mascotte.

    Ibrahimovic farà bene al Milan, che ritrova un professionista, un goleador ma soprattutto un leader. Nello spogliatoio e sul campo, quello che è mancato in questi anni. Un trascinatore, che ha riacceso un piazza e un tifo martoriato negli ultimi anni, una figura di riferimento, uno stimolo per i giovani, per il quale sa di essere un punto di riferimento. Ha trovato soprattutto un uomo, che ha accettato con serenità che le cose possono cambiare, che ha la saggezza per riconoscerne la differenza. Un Ibrahimovic più vecchio, quello che serve al Milan.

    Altre Notizie