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  • Il 2008 dei record, l'ultimo gol al City e la ferita di Roma: Ronaldo torna allo United per riscrivere la storia

    Il 2008 dei record, l'ultimo gol al City e la ferita di Roma: Ronaldo torna allo United per riscrivere la storia

    • Federico Albrizio
      Federico Albrizio
    Né PSG, né City, il futuro di Cristiano Ronaldo dopo la Juventus è un ritorno al passato: Manchester United, lì dove è iniziata la leggenda di CR7. Sono bastate poche ore per definire un affare che ha del clamoroso, in Inghilterra non torna la giovane promessa in rampa di lancio che i Red Devils avevano prelevato nel 2003 dallo Sporting Lisbona, dopo 12 anni torna un giocatore che ha scritto la storia fino a diventare uno dei più grandi di sempre di questo sport, "il più grande" come ha voluto sottolineare Ole Gunnar Solskjaer.

    LA STORIA - Ronaldo è pronto a riprendere quel filo spezzato nel 2009 con il trasferimento al Real Madrid, pronto a ripartire da quei numeri già straordinari con cui aveva lasciato Old Trafford: 118 gol in 292 presenze, le tre Premier League consecutive dal 2006/07 al 2008/09, la Champions League e il Mondiale per Club del 2008, le due coppe di Lega, l'FA Cup, il Community Shield. Ripetere le imprese, magari anche quelle personali del suo anno d'oro, il 2007/08 che gli ha regalato tutto: i 42 gol in 49 presenze stagionali (stracciando il record di George Best che resisteva dal 1967/68), la Scarpa d'Oro (31 reti in 34 partite di Premier), il titolo di capocannoniere della Champions vinta (8 gol in 11 presenze), il Pallone d'Oro, il FIFA World Player.

    GLI ULTIMI GOL E LA FERITA DI ROMA - Numeri del passato, cui Cristiano vuole aggiungere altre pagine di storia. Ripartendo anche dagli ultimi momenti agrodolci della sua prima avventura british. Significativi gli ultimi gol realizzati con la maglia dello United. La doppietta rifilata all'Arsenal nella semifinale di ritorno di Champions League del 2009, prima su punizione e poi in contropiede per chiudere i giochi già all'ora di gioco (all'andata i Red Devils avevano vinto 1-0 a Old Trafford), ma soprattutto l'ultima rete assoluta segnata non in una partita qualunque, ma nel derby: 10 maggio 2009, una punizione di CR7 sblocca la gara con il City di Robinho, De Jong e del prossimo genoano Caicedo, partita poi vinta 2-0 dallo United con il raddoppio di Tevez. L'ultimo acuto a Manchester contro quella che per uno scherzo del destino rischiava di essere la sua nuova squadra, perché anche il City di Guardiola ha trattato con Jorge Mendes per un affare che avrebbe avuto del clamoroso e che già aveva mandato su tutte le furie Red Devils doc come Solskjaer o Rooney. Ronaldo, però, l'aveva promesso anni fa: il Qatar piuttosto di unirsi ai rivali di sempre, il tradimento è stato scongiurato. C'è anche una ferita aperta tuttavia, quella finale di Champions League a Roma persa contro Barcellona dell'eterno rivale Messi, ultima partita disputata con la maglia del Manchester United: una macchia da cancellare, due anni per completare la missione. Con quale numero di maglia? La 7 è occupata da Cavani, così come il 17 avuto a inizio carriera con il Portogallo. Un nuovo cambio di maglia come la 9 accettata nel primo anno a Madrid, tuttavia, sembra uno scenario inverosimile: perché per i tifosi e per il club, con Best, Cantona e Beckham Ronaldo è padre e padrone di quella 7, con cui ora vorrebbe scrivere altre pagine di storia. L'alternativa? La 28 che Ronaldo voleva prendere al suo primo anno di United e che Ferguson gli negò per reindirizzarlo sulla 7. Che sia la scelta giusta?

    @Albri_Fede90

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