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  • Il calciomercato 22/23 ai raggi X -2: Il disastro della Juve. Bene Monza e Sassuolo, meno la Fiorentina. Spezia perché?

    Il calciomercato 22/23 ai raggi X -2: Il disastro della Juve. Bene Monza e Sassuolo, meno la Fiorentina. Spezia perché?

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    La stagione calcistica 2022-23 è quasi in archivio. Mancano i verdetti della Champions e della Conference, più quello dello spareggio per la salvezza tra Hellas Verona e Spezia. Ma si può già fare delle considerazioni sull'apporto che i movimenti di calciomercato effettuati fra l'estate 2022 e gennaio 2023 hanno dato alle squadre. Va precisato che vengono presentati esclusivamente dati numerici, arricchiti dalla media voto elaborata dai giornalisti di Calciomercato.com. Sarà un lavoro a puntate e in questo articolo vengono passate in rassegna le seconde cinque squadre.

    A guardar bene la deprimente stagione juventina cominciava con le scelte di calciomercato. Sballate le principali, appena accettabili quelle di riprego. I risultati del campo ma soprattutto il gioco esibito durante l’annata 2022-23 sono un’ovvia conseguenza. La Fiorentina ha fatto un mercato mirato che in termini di rendimento dei nuovi ha cominciato a dare i frutti negli ultimi mesi della stagione. Bene il Monza, che molto ha operato e inevitabilmente doveva sbagliare qualcosa, ma nel complesso ha operato adeguatamente. Il Sassuolo è sempre quello, nel senso che conferma la capacità di pescare bene. E anche lo Spezia è sempre quello, ma in senso opposto: la ricerca del calciatore “eccentrico” non può essere spinta oltre un certo grado, perché gli errori di valutazione possono essere marchiani.

    Fiorentina – Il più presente in campo fra i nuovi acquisti è il terzino brasiliano Dodò, che mette insieme 33 presenze in campionato (2.338 minuti e 1 gol), 5 presenze in Coppa Italia per 442 minuti complessivi e 11 presenze in Conference League (747 minuti), la sua media voto relativamente alle gare di campionato è 5,9. Dietro di lui si trovano due nuovi acquisti che hanno messo insieme 31 presenze in campionato: si tratta di Antonin Barak (1.831 minuti giocati e 2 gol), che aggiunge 5 presenze in Coppa Italia (352 minuti e 1 gol) e 11 presenze in Conference League (484 minuti e ben 5 gol), con media voto di 5,7, e Luka Jovic (1.528 minuti e 6 gol), che aggiunge 4 presenze in Coppa Italia (173 minuti e 1 gol) e 14 presenze in Conference League (642 minuti e 6 gol), con media voto di 5,7. Chiude la lista Rolando Mandragora con 29 presenze in Serie A (1.954 minuti giocati e 2 gol), 4 presenze in Coppa Italia (279 minuti) e 14 presenze in Conference League (919 minuti e 2 gol), media voto 6 netto. Le cifre degli altri tre acquisti non sono significative: Pierluigi Gollini è stato ceduto a gennaio dopo avere giocato 1 partita in Coppa Italia e 5 partite in Conference League, e sempre a gennaio sono arrivati Josip Brekalo (10 presenze sommate fra le tre competizioni) e Salvatore Sirigu che ha giocato soltanto due gare prima di infortunarsi gravemente. Nel complesso un mercato da promuovere, anche se i suoi protagonisti hanno preso a carburare tardi.

    Juventus – Per dare idea del disastro si decide di andare controtendenza, iniziando l’esposizione non già dal calciatore più presente fra i nuovi arrivati ma da quello che rappresenta il simbolo delle campagne-trasferimenti 2022-23. E dunque non si può che partire da Paul Pogba, presentato in estate come l’acquisizione principale: 6 partite in campionato per complessivi 108 minuti, 3 partite in Europa League per un totale di 42 minuti e 1 partita in Coppa Italia da 11 minuti. Non avrebbe senso guardare alla media voto. Fra i nuovi il calciatore più presente è Filip Kostic, che accumula 37 presenze in campionato (2.579 minuti e 3 gol), 6 presenze in Champions League (431 minuti), 8 presenze in Europa League (412 minuti) e 3 presenze in Coppa Italia (225 minuti), la sua media voto in campionato è 5,9. Alle sue spalle si piazza Gleison Bremer con 30 presenze in campionato (2.640 minuti e 4 gol), 3 presenze in Champions League (270 minuti), 7 presenze in Europa League (643 minuti)e 3 presenze in Coppa Italia (270 minuti e 1 gol), media voto 5,8. Raccoglie 27 presenze in campionato Arkadiusz Milik (1.590 minuti e 7 gol), cui vanno aggiunte 5 presenze in Champions League (339 minuti e 2 gol), 4 presenze in Europa League (125 minuti) e 3 presenze in Coppa Italia (70 minuti), media voto 6,1. Una presenza in meno in campionato (1.364 minuti e 4 gol) per Angel Di Maria, che conta anche 3 presenze in Champions League (146 minuti), 7 presenze in Europa League (555 minuti e 4 gol) e 4 presenze in Coppa Italia (183 minuti), media voto 6.04. Chiude la lista Leandro Paredes con 25 presenze in campionato (966 minuti e 1 gol), cui si sommano 4 presenze in Champions league (310 minuti), 4 presenze in Europa League (154 minuti) e 2 presenze in Coppa Italia (117 minuti), media voto 5,6. Tirando le somme: mercato bocciato.

    Monza – Mercato molto movimentato, dunque meglio essere sintetici e non prendere in considerazione le cifre della Coppa Italia, che peraltro ha visto la squadra brianzola presente in modo fugace. Il più presente fra i nuovi acquisti è Gianluca Caprari, che somma 37 partite (2.463 minuti e 5 gol) e media voto di 5,9. Alle sue spalle si piazza Matteo Pessina con 35 presenze (2.939 minuti e 5 gol), media voto 6,1. Con 31 presenze troviamo Andrea Petagna (1.668 minuti e 4 gol) con media voto 5,9 e Samuele Birindelli (1.391 minuti), media voto 5,8. Altri due calciatori a quota 30 presenze: Pablo Marì (2.489 minuti e 1 gol) con media voto 6,01 e Armando Izzo (2.476 minuti e 1 gol), media voto 5,9. Tre fra i nuovi acquisti toccano 28 presenze: Stefano Sensi (1.628 minuti e 3 gol), media voto 6,02, Nicolò Rovella (1.772 minuti e 1 gol), media voto 6,2, e Marlon (1.587 minuti), media voto 5,7. Chiude la lista dei nuovi arrivati, che abbiano sommato almeno 20 presenze, Andrea Colpani che ne mette insieme 27 (940 minuti e 4 gol), media voto 6,2. Fra gli altri vanno segnalate le 14 presenze di Filippo Ranocchia e l’unica presenza di Alessio Cragno. Mercato da giudicare positivamente.

    Sassuolo – Anche in questo caso non si tiene conto delle presenze in Coppa Italia. Fra i nuovi arrivi in neroverde il più presente è Andrea Pinamonti, che somma 32 partite (2.172 minuti e 5 gol), con media voto 5,5. Dietro di lui c’è Kristian Thorstved che colleziona 31 partite (1.281 minuti e 2 gol), media voto 5,6. A quota 30 presenze si piazza Matheus Henrique (1.952 minuti e 4 gol), media voto 6,05. Una coppia di nuovi neroverdi tocca quota 28 presenze: Armand Laurienté (2.190 minuti e 7 gol), media voto di 6,2, e Martin Erlic (ma nel suo caso si tratta di un ritorno a Sassuolo: i suoi minuti giocati sono 2.332), media voto 5,7. Con 23 presenze troviamo Abdou Harroui (634 minuti, 2 gol), media voto 5,7, e con 22 presenze Augustin Alvarez (350 minuti, 2 gol), media voto 5,8. Fra i calciatori con meno di 20 presenze si segnalano Emil Konradsen (19 partite) e Nedim Bajrami (18 presenze). Nel complesso è un mercato positivo.

    Spezia – Un mercato da dividere fra giocatori sui quali si andava a colpo sicuro e altri di cui proprio non si capisce il perché. Il più presente fra i nuovi è Bertiomiej Dragowski che mette insieme 34 partite e 2.948 minuti, media voto molto alta: 6,4. Alle sue spalle una coppia con 31 gare: Albin Ekdal (1.731 minuti), media voto 5,7, e Ethan Ampadu (2.648 minuti), media voto 6,2. Da lì si scende alle 20 presenze di Mattia Caldara (1.251 minuti), con media voto 5,7. Si ferma a 18 presenze Daniel Maldini (620 minuti e 2 gol), media voto 5,9. Fra gli arrivi di gennaio si segnalano le 15 presenze di Eldor Shomurodov e le 10 di Szymon Zurkowski. E poi ci sono anche comparse come l’omonimo di João Moutinho, lo sloveno Tio Cipot e il lettone Raimonds Krollis. Vai a capire. Mercato negativo.

    (2. continua)

    @pippoevai

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