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  • Il Coisp alla polizia polacca: 'Tifosi Lazio? Tenetelì lì, è meglio'

    Il Coisp alla polizia polacca: 'Tifosi Lazio? Tenetelì lì, è meglio'

    In una nota ufficiale, il Coisp - sindacato indipendente di polizia - si rivolge ai colleghi polacchi: 'Vogliamo incoraggiarvi a tenere i tifosi della Lazio in Polonia il più a lungo possibile, in modo che non possano commettere i medesimi reati in Italia nel prossimo futuro - scrive il segretario generale Franco Maccari, riferendosi ai fermi di Varsavia -. Noi siamo contro ogni forma di violenza specialmente quando è in relazione con eventi sportivi e in particolare nel calcio, dato che riteniamo lo sport debba essere un momento di festa e aggregazione, un'occasione per sostenere la propria squadra e non una scusa per lasciarsi andare ad ogni forma di violenza. La nostra piena solidarietà e simpatia ai poliziotti polacchi che sono stati assaliti da quei cosiddetti tifosi. Purtroppo, nel nostro Paese, è normale che i tifosi del calcio attacchino le forze di polizia tanto quanto lo è causare danni al patrimonio pubblico, senza mai pagare per quanto commesso, né andando in prigione né tanto meno rispondendone in solido. Noi, del Coisp, uno dei sindacati di Polizia maggiormente rappresentativi in Italia, speriamo veramente che le persone arrestate da voi imparino la lezione e ne facciano tesoro per tutta la vita'.

    Parole che ovviamente stanno destando scalpore nell'ambiente biancoceleste. 'Non mi pento della lettera, anzi forse avrei dovuto tirarla fuori prima - ha commentato lo stesso Maccari intervistato da Il Tempo -. La polizia polacca ha agito nel rispetto della legge, dando una dimostrazione di efficienza che in Italia ci sogniamo. In carcere peraltro sono finiti solo in pochi. Ci sono delle condanne dei giudici, mi pare che le accuse siano suffragate dalle sentenze. Non posso pensare il contrario'.

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