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  • Il criminale del gol è tornato: Fulham e top scorer Serbia, Mitrovic 'is on fire'

    Il criminale del gol è tornato: Fulham e top scorer Serbia, Mitrovic 'is on fire'

    • Alessandro Di Gioia
    Aleksandar Mitrovic è tornato: l'attaccante serbo del Fulham, classe 1994, sembrava essersi perso nelle pieghe di un carattere indomito e non certamente facile. D'altronde, niente di strano per uno che, parole sue, se non fosse diventato un calciatore avrebbe intrapreso strade ben più border line: "Secondo mio padre senza il calcio sarei diventato un criminale. Al massimo un kick-boxer. Ho sempre avuto un sacco di energia, sono stato un bambino difficile da gestire per i miei genitori. Ho bisogno di adrenalina, credo si capisca dal mio modo di giocare".

    GLI ESORDI DORATI E QUELL'ESULTANZA... - Si capisce eccome, sin dai tempi degli esordi: centravanti forte fisicamente ma dotato di una buonissima tecnica e dalla personalità immensa, alla Savo Milosevic, per trovare un modello da lui seguito in giovinezza, cresce nelle giovanili del Partizan Belgrado, squadra di cui era tifoso e di cui vedeva le partite in curva, con cui si impone, dopo un prestito al Teleoptik, alll'attenzione dei migliori club europei. La spunta l'Anderlecht, che se lo aggiudica per 5 milioni di euro (l'acquisto più caro della storia dei belgi, ai tempi) e con cui a soli 20 anni vince il secondo campionato della carriera, dopo quello serbo, laureandosi capocannoniere con 20 reti. Nel frattempo, subito fuoco e fiamme anche con la maglia della nazionale serba: un Campionato europeo Under-19 nel 2013 da miglior giocatore del torneo. Insomma, un inizio da urlo, con la tipica esultanza evocativa delle due dita a "v" e la lingua di fuori a dominare l'Europa. Ancora troppo ragazzo, ancora immaturo: e infatti arriva la caduta.

    LA CADUTA DI NEWCASTLE, LA RINASCITA DI LONDRA - Nel 2015 passa infatti al Newcastle, in Premier League, per 18 milioni di euro: la difficile abitudine alla vita inglese, i riflettori puntati addosso e un amore eccessivo per qualche distrazione extra campo lo penalizzano dopo un ottimo inizio. In tre stagioni solo 14 reti in 65 presenze, prima del prestito al Fulham, in Championship: il trasferimento a Londra lo rigenera, come calciatore e come uomo. Arriva la promozione in Premier, della quale è alfiere con 12 reti in 17 presenze, prima dell'inizio da urlo nella stagione 2018/2019.

    IL RITORNO DEL 'CRIMINALE DEL GOL': MIGLIOR MARCATORE DELLA SERBIA - Il criminale del gol infatti torna a far sentire la propria voce ai massimi livelli: 4 gol in 4 gare di Premier e le due reti contro la Romania in Nations League, che lo rendono il miglior realizzatore della storia della Serbia, con 19 reti in 42 presenze, una ogni 159 minuti.

    JOKANOVIC, L'ARTEFICE DEL MIRACOLO: MENO CARTELLINI, PIU' GOL - Fondamentale l'incontro con Slavisa Jokanovic, tecnico serbo del Fulham che lo aveva già allenato al Partizan tra il 2007 e il 2009, in grado di rigenerarlo: vorticosa infatti la diminuzione di cartellini gialli e rossi, che hanno sempre condizionato la sua carriera, e 22 milioni di sterline investiti dai Cottagers, record storico per i londinesi, che sembrano al momento ottimamente spesi: "Il manager e i compagni conoscono tutti i miei punti di forza e cercano di usarli nel miglior modo possibile. Mi sento davvero a mio agio in questa situazione e credo sia il motivo per cui mi sono divertito così tanto la scorsa stagione"

    10 GOL IN 10 PARTITE - Al momento, considerando anche le amichevoli di giugno, siamo a 10 gol in 10 gare, con tanto di tripletta in amichevole alla Bolivia, e un 'esultanza diversa, più matura, portando la mano all'orecchio come Luca Toni: lontani i tempi in cui sputava ai tifosi del Bruges dopo un gol, o in cui si faceva squalificare per testate agli avversari. Solo una cosa è rimasta immutata, il fiuto del gol: ora più che mai, Mitrovic is on fire!

    @AleDigio89

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