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  • Il Ghana, gli Ayew e una saga Mondiale: in Qatar continua la dinastia con i figli di ‘Pelé’

    Il Ghana, gli Ayew e una saga Mondiale: in Qatar continua la dinastia con i figli di ‘Pelé’

    • Michele Antonelli
    L’albero genealogico del pallone regala sorprese. Perché anche il calcio ha le sue dinastie e alcune, più di altre, diventano iconiche come filastrocche. Il Ghana parla con gli Ayew. André, figlio di Abedi e fratello di Jordan, ha smosso il pallottoliere delle squadre africane ai Mondiali (evitando il record negativo degli zero gol alla prima giornata) grazie al guizzo valso il momentaneo 1-1 contro il Portogallo. Una piccola speranza per le Black Stars, poi sconfitte 3-2.

    FRATELLI NEL PALLONE - Intanto il passaggio di consegne: il Mondiale in Qatar permette alla dinastia degli Ayew di continuare a sorprendere. André, autore del primo gol ghanese al 73', è uscito dal campo tre minuti dopo per far posto al fratello Jordan. Entrambi cresciuti nelle giovanili del Marsiglia, hanno consolidato il loro legame rappresentando le Black Stars e giocando insieme già i Mondiali in Brasile del 2014. Il primo, nato nel 1989 e capitano in nazionale, oggi gioca nell'Al-Sadd, in Qatar. Il secondo, attaccante classe '91, è in forza al Crystal Palace. Ma non è tutto, perché oltre a loro c’è Ibrahim. Il terzo fratello. Classe ’88, vanta qualche presenza in nazionale tra il 2009 e il 2010 con poche soddisfazioni.

    FIGLI DI PELÉ - Riavvolgendo il nastro, la storia continua. Perché si scrive Ayew, ma si legge (anche) Pelé. Come uno dei più grandi. I fratelli ghanesi sono figli del leggendario Abedi, (campione d’Europa col Marsiglia e di passaggio in Italia con il Torino, a metà degli anni Novanta), vincitore in passato del Pallone d’Oro africano per tre volte e considerato il ghanese più forte di sempre. Roba da George Weah e Samuel Eto’o, per andare alle radici di un soprannome così spericolato. E alle origini di una dinastia storica per il pallone africano. 

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