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  • Il gruppo Evergrande dichiara fallimento negli Usa: per Suning e Zhang oltre 3 miliardi di credito

    Il gruppo Evergrande dichiara fallimento negli Usa: per Suning e Zhang oltre 3 miliardi di credito

    La crisi del mercato immobiliare cinese sta avendo disastrose ripercussioni in tutto il paese, con la crescita del Pil che si è clamorosamente arrestata e preoccupa e non poco i mercati globali al punto da far rallentare e recedere tutte le borse mondiali. E nelle ultime ore sta facendo ancor più discutere il caso che riguarda Evergrande Real Estate, il promotore immobiliare cinese più indebitato al mondo e che ha presentato negli Stati Uniti istanza di fallimento.

    PROTEGGERSI DAI CREDITORI - Non una mossa casuale, perché Evergrande ha sfruttato per ora l'articolo 15 del codice fallimentare statunitense che permette di proteggere le società non statunitensi che sono in fase di ristrutturazione (ci sono in ballo discorsi per China Evergrande fra Isole Cayman, hong Kong e Isole Vergini britanniche) dalla potenziale aggressione dei creditori che potrebbero far causa per recuperare i debiti o bloccare i suoi capitali negli States.

    SUNING E ZHANG, 3 MILIARDI - Come riportato da Calcio e Finanza l'esposizione debitoria di Evergrande aveva toccato i 330 miliardi di dollari di passività. E fra i creditori di quelli più importanti, c'è anche Zhang Jindogn e di conseguenza il gruppo Suning che è proprietaria dell'Inter. Sono infatti circa 3 miliardi di euro le cifre anticipate dalla famiglia Zhang e dalle sue aziende nel 2017 per sottoscrivere azioni di Classe A di Evergrande Real Estate con la promessa di forti dividendi dopo la quotazione in borsa o del rimborso del prestito entro marzo 2021. Ovviamente tutto ciò non è avvenuto, partecipando, inevitabilmente, ai problemi economici che stanno attanagliando anche il club nerazzurro.

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