Il Milan e Ibra: cala il sipario su un grande amore. Ecco i 10 momenti migliori dello svedese in rossonero
Nell’estate 2010, Adriano Galliani stupisce tutti: vola a Barcellona e riporta in Italia uno scontento Zlatan Ibrahimovic. Il 28 agosto il colpo di mercato è ufficiale: arriva in prestito con diritto di riscatto dal club di Guardiola, a 24 milioni.

Come al solito, Ibra parte con le marce alte. In Champions League, nella partita d’esordio della fase a gironi contro l’Auxerre, il 15 settembre, segna a San Siro. In campionato prima fallisce un rigore nella sconfitta di Cesena, poi il 22 settembre mette il suo marchio nell’1-1 contro la Lazio.

Torna Ibra e il Milan torna a vincere il derby. L’ex, nella stracittadina del 14 novembre 2010, segna su rigore e porta Allegri solo in vetta.

Infallibile in Italia, avere Ibra in campo significa vincere lo Scudetto. L’assioma vale anche il 7 maggio 2011, quando, alla terzultima giornata, arriva il diciottesimo scudetto del Milan. Ibra chiude l’annata con 42 presenze e 22 reti (14 di queste in Serie A).

Il 6 agosto successivo, a Pechino, il Milan batte l’Inter nella finale di Supercoppa italiana e si prende il secondo trofeo in pochi mesi. Segna ancora lui nel 2-1 finale. È il 2011/2012 e Ibra conquista, ancora una volta, il titolo di capocannoniere della Serie A, con 28 reti. A fine anno, i saluti. L’offerta del Psg è troppo ghiotta per il Milan e Zlatan parte.

Sette anni dopo, Z is back. È il dicembre 2019 e, dopo le esperienze in Ligue 1, Premier e Mls, Ibra torna al Milan. Questa volta si trova in una squadra diversa, con obiettivi diversi e l’umore sotto ai tacchi. Lui però è ambizioso e rivela di voler vincere ancora lo Scudetto. Ci riuscirà qualche anno dopo.

Il primo gol della sua nuova avventura arriva in un Cagliari-Milan 0-2 del gennaio 2020. Segnerà gol pesanti alla Lazio e alla Juve e metterà a referto 20 presenze, 11 gol e 5 assist

Rinnova e comincia la stagione 2020/21 col botto. Fa doppiette al Bologna e all’Inter, diventa il più vecchio a segnare almeno 10 gol nelle prime 8 giornate di A. Alla fine saranno 15 i gol e 2 gli assist nelle 19 gare di campionato giocate, torna in Champions col Milan ma punta lo scudetto.

Tricolore che arriva nella passata stagione. Ibra gioca poco ma mette il suo zampino con un assist decisivo a Tonali per la vittoria in casa della Lazio e con 23 presenze e 8 gol in A. La sua missione è compiuta, il Milan torna sul trono italiano.

L’ultima stagione è la più complicata, Ibra è più in infermeria che in campo ma trova l’ennesimo record, diventando, a Udine, il marcatore più anziano nella storia della Serie A, a 41 anni e 166 giorni.
