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  • Il Napoli è Osimhen-dipendente: Mertens delude, Petagna non basta, per lo scudetto serve 'SuperVictor'

    Il Napoli è Osimhen-dipendente: Mertens delude, Petagna non basta, per lo scudetto serve 'SuperVictor'

    • Giovanni Annunziata
    Il derby campano per il Napoli è stato più faticoso del previsto. La Salernitana si è dimostrata veramente ostica, quella che poteva essere una goleada (vista l'evidente differenza di valori e di classifica) è stata una sfida tutto sommato non a senso unico e ricca di agonismo. Tante le variabili, questo va detto. A partire dal gol divorato da Piotr Zielinski dopo sette minuti di gioco. Avesse segnato il polacco, si sarebbe aperto il campo per il Napoli che con Politano e Lozano avrebbe potuto fare veramente male agli avversari. Un altro elemento a sfavore di Spalletti e della sua squadra era l'assenza di due pedine fondamentali, Lorenzo Insigne e soprattutto Victor Osimhen.

    CON OSIMHEN - Il nigeriano fin qui si è dimostrato devastante, un vero e proprio trascinatore. Il gioco del Napoli è incentrato soprattutto sulla profondità che crea Osimhen, sulla sua abilità di fare reparto da solo. L'ex Lille è capace di tenere in apprensione difese intere e anche numeri alla mano sta facendo capire di poter essere un grande bomber. 9 gol in 12 presenze fin qui, a cui vanno aggiunti 2 assist e 3 rigori procurati. Determinante senza dubbio, forse in maniera eccessiva tanto da creare qualche difficoltà nelle soluzioni in sua assenza.

    SENZA OSIMHEN - È proprio questo il punto, dunque, trovare una vera alternativa. Oggi il Napoli è Osimhen-dipendente e ieri gli azzurri hanno sofferto nel gioco con la prima punta. Victor è rimasto a casa per un'affaticamento ed ecco pronto Mertens a sostituirlo. Ma il belga non ha funzionato, non ha prodotto nulla di concreto sparendo nell'ombra della gara. Una scossa c'è stata con l'ingresso di Petagna, bravo a riempire l'area, ma come lui stesso ha sottolineato ha difficoltà ad entrare subito in partita, vista anche la stazza fisica. L'attaccante scuola Milan ce la mette tutta, non molla e vuole farsi trovare pronto in ogni momento. Proprio come accaduto contro la Salernitana, dato che il suo inserimento ha portato presenza massiccia in area e non a caso nell'azione del gol vittoria lui ha sfiorato la rete quando solo la traversa gli ha potuto dire di no. Mertens non è ancora al top, Petagna potrebbe non bastare, così la speranza principale è quella di non dover mai rinunciare a Osimhen. Il Napoli in sua assenza fatica, è chiaro, gli manca l'ultimo tassello per concretizzare il gioco avvolgente e spettacolare. A Genova (contro i rossoblù) e a Salerno, vista l'indisponibilità di Osimhen, il Napoli è riuscito a conquistare due vittorie ma di misura con difficoltà evidenti. Così come in Europa League si è visto un impatto notevole, sia contro lo Spartak Mosca quando ha iniziato a creare seri pericoli nonostante l'inferiorità numerica napoletana che contro il Legia Varsavia, aprendo la difesa avversaria così da far sbloccare l'incontro. 

    IL FUTURO - Guardando ai prossimi impegni c'è in vista lo stesso Legia Varsavia in trasferta e il Verona in casa. L'infortunio ha bloccato Osimhen che potrebbe saltare anche la trasferta polacca, ma il match con gli scaligeri è nel mirino, ci sarà bisogno di lui per trovare tre punti contro un avversario veramente in forma. Il centravanti del Napoli ha fame di gol, lo dimostra anche il gesto di stizza dopo il secondo rigore che Insigne non gli ha lasciato in occasione della vittoria sul Bologna quattro giorni fa. Ma è comprensibile, vuole segnare ancora e ancora, inutile generarne un caso. Anzi, è un'arma in più perché denota la fame e la voglia di gol, di essere trascinatore per questo Napoli. Peccato che a gennaio sarà fuori causa Coppa d'Africa. Lì Spalletti dovrà trovare la quadra giusta, capire come sopperire ad un'assenza di tale spessore. Adesso prende le prime misure, il test di giovedì potrà dare fiducia proprio a Petagna, altri minuti nelle gambe a Mertens, prima di ritornare ancora a Castel Volturno. Spalletti si augurerà di poterlo fare con il suo numero nove, d'altronde è inevitabile dire che oggi il Napoli è Osimhen-dipendente per un sogno chiamato scudetto.

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