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  • Il Pagellone di B: infinito Palacio, è da 10. Coda e Valoti valgono la Serie A, Lucarelli ora rischia grosso

    Il Pagellone di B: infinito Palacio, è da 10. Coda e Valoti valgono la Serie A, Lucarelli ora rischia grosso

    • Andrea Distaso
    Altri due turni ravvicinati e una classifica che continua ad essere oggetto di scossoni e ribaltoni: se dopo l'ultimo week-end il ritorno alla vittoria del Lecce (dopo 3 pari di fila) aveva riportato la squadra di Baroni davanti a tutti, il primo ko stagionale al "Via del Mare" dei salentini contro la bestia nera Cittadella ha rimesso tutto quanto in discussione regalando al redivivo Brescia di Pippo Inzaghi la testa della classifica. Con buona pace di Cellino, che continua incredibilmente a tenere sotto osservazione il suo allenatore.

    I CANNONIERI - Il grande mattatore del 2-0 sull'Ascoli - che segna anche per i lombardi il ritorno alla vittoria casalinga dal lontano 6 novembre - è un infinito Rodrigo Palacio (foto bresciacalcio.it), che non partiva titolare dal 27 novembre e che a 40 anni (eguagliato il record di 5 anni fa di Alessandro Lucarelli) ha ancora la passione e l'entusiasmo di un ragazzino. Da 10 in pagella. E a proposito di bomber, anche nell'inaspettata battuta d'arresto del Lecce brilla comunque la stella di Massimo Coda (9), che si conferma il miglior cannoniere della Serie B realizzando 4 reti nelle ultime tre uscite e portando a 13 il suo bottino complessivo (per la quinta stagione di fila va in doppia cifra). Se il Monza - che ha prontamente risposto a Pordenone alla sconfitta interna contro il Pisa - rimane tra alti e bassi in linea di galleggiamento e soprattutto a stretto contatto con le prime della classe, lo deve ad un fantastico Valoti (8), a bersaglio 4 volte nelle ultime, già 7 da inizio stagione.

    ALTRO CHE NEOPROMOSSE - Risalgono posizioni il Benevento, che festeggia i primi due gol del colpo di gennaio Forte, e con esso Frosinone e Cittadella (rete da record per il talento Antonucci), ma il nostro 7 va allo splendido Perugia costruito da Massimiliano Alvini, che si conferma la squadra del momento. Il pari di autorità con la Cremonese e il blitz esterno di Alessandria (fuori casa hanno fatto meglio solo Brescia ed Ascoli) confermano che in ottica playoff - e forse per qualcosa di più - bisognerà fare i conti con la matricola terribile guidata dal tecnico di Fucecchio. Nota di merito pure per un'altra neopromossa che sta andando oltre le aspettative, il Como di Jack Gattuso (6), reduce dalla scoppola di Benevento ma pur sempre capace di mettere insieme 6 punti tra Frosinone e Cosenza e di creare un solco importante rispetto alla zona playout.

    I BOCCIATI - Dietro la lavagna finiscono inevitabilmente un Pordenone (1) sempre più a fondo e sempre più rassegnato alla retrocessione in Serie C al termine di una stagione nata malissima e proseguita peggio e non riescono a risalire la corrente nemmeno Crotone (2) e Cosenza (voto 3), che nello scontro diretto che aveva un enorme significato soprattutto per la formazione di Modesto regalano un pirotecnico 3-3 che sposta poco. Occhio alle possibii conseguenze che rischia di avere sul futuro di Cristiano Lucarelli il pesantissimo tracollo della Ternana per mano della Spal (ah, il gol maradoniano di Giuseppe Rossi contro il Vicenza nel turno precedente sarebbe da 10): il tecnico toscano si merita un 4, da convidere a pari merito col suo presidente, Bandecchi, che pur con 8 punti di vantaggio sulla zona rossa non ha mai trasmesso serenità a giocatori e staff tecnico. Occhio infine alla situazione dell'Alessandria che, dopo lo 0-3 di Ascoli figlio della "stanchezza" evidenziata dal suo allenatore per i tanti impegni ravvicinati delle ultime settimane, ha lasciato sul campo altri punti sanguinosi nell'appuntamento casalingo contro il Perugia. Moreno Longo rischia di vedere scappare via le altri concorrenti per la salvezza con questo ritmo e autocondannarsi al playout per mantenere la categoria. Un pericolo da 5 in pagella.

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