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  • Il Pagellone di B: nessuno è decisivo come Sibilli, è da 10. Lapadula vero 9, Lucca dietro la lavagna. Incubo in Calabria

    Il Pagellone di B: nessuno è decisivo come Sibilli, è da 10. Lapadula vero 9, Lucca dietro la lavagna. Incubo in Calabria

    • Andrea Distaso
    La volata per il titolo di campione d'inverno è più viva che mai, ma anche la corsa per un posto nei play-off e la lotta salvezza si infiammano dopo i risultati dell'ultimo week-end. Si rinnova quindi l'appuntamento col nostro Pagellone di Serie B e i voti ai migliori e ai peggiori del turno che ci siamo lasciati alle spalle.


    I TOP

    10 A SIBILLI: 4 gol realizzati e 12 punti portati in dote al Pisa capolista. Di gran lunga il calciatore più decisivo della categoria e D'Angelo può continuare a sognare.

    9 A LAPADULA: di nome e di fatto. Il numero di maglia non tradisce, perché di giocatori di categoria in grado di fare la differenza come lui non se ne trovano. La quarta vittoria consecutiva del Benevento è tutta sua.

    8 A CIURRIA: la prima volta non si scorda mai, a maggior ragione se diventa il trampolino di lancio verso una clamorosa rimonta. L'ex Pordenone si sblocca con la maglia del Monza nel pirotecnico 3-2 sul Frosinone, in una partita decisa interamente da giocatori subentrati dalla panchina (Carlos Augusto e Mazzitelli insegnano).

    7 A CORAZZA: una doppietta dal peso specifico enorme, per rilanciare le ambizioni di salvezza dell'Alessandria dopo due ko consecutivi. Nel poker di Reggio Calabria, la doppia firma di Joker è indelebile: settimo e ottavo centro in campionato, un bel modo per tornare a lasciare al segno dopo aver colpito solo una volta nelle precedenti 12 partite.

    6 A ZERBIN: il voto è la media è tra la prestazione da urlo dell'esterno offensivo di proprietà del Napoli, autore di un assist e di un gol fantastico per illudere il Frosinone a Monza, e la pessima gestione del doppio vantaggio degli uomini di Grosso.


    I FLOP 

    5 A BARONI: l'assenza contro il Pisa di Coda si è dimostrata difficile da gestire e le condizioni fisiche non ottimali di Strefezza e Di Mariano hanno fatto il resto. Perché non provare allora dall'inizio Pablo Rodriguez, protagonista lo scorso anno di una buona stagione, invece di un Olivieri che dà il meglio di sé da esterno piuttosto che da punta centrale?

    4 A LUCCA: che fine ha fatto il bomber che mezza Italia era pronta a contendersi a colpi di milioni dopo l'ottima partenza alla prima stagione di B... Contro il Lecce la striscia di partite senza gol è salita a quota 9, ma soprattutto è arrivata una panchina che - al netto della giustificazione fisica per una botta subita a Como - è sembrata molto come una mezza bocciatura per il suo momento di appannamento.

    3 A BARISON: una giocata che da un calciatore della sua esperienza non ti aspetti. Il pallone perso e la successiva ammonizione - la seconda nella sua partita - hanno finito per compromettere la gara col Cosenza. Sin lì letteralmente dominata e poi pareggiata dai calabresi con Situm.

    2 AL PATRON DEL CROTONE VRENNA: la cura Marino non ha sortito effetti e soprattutto non ha avuto nemmeno il tempo di provare a sortire degli effetti. Il ko subito in rimonta a Cremona ha posto fine, dopo appena 7 partite, all'avventura in Calabria del tecnico di Marsala. Esonero e nuovo ribaltone per gli Squali, che riportano in panchina Modesto. E se il problema fosse altrove?

    1 AD AGLIETTI: l'esonero dopo la pesante sconfitta interna contro l'Alessandria è la diretta conseguenza del pesantissimo crollo nei risultati e nelle prestazioni subito dalla Reggina nelle ultime settimane. 5 sconfitte consecutive che fanno ripiombare Menez e compagni nelle zone basse della classifica.

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