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  • Il parere dell'ex: 'Fiorentina così rischi di perdere Italiano. Piatek è come Vlahovic...'

    Il parere dell'ex: 'Fiorentina così rischi di perdere Italiano. Piatek è come Vlahovic...'

    Questo pomeriggio, dopo il pareggio casalingo di ieri della Fiorentina contro il Verona, l’ex attaccante viola Francesco Baiano è intervenuto a Lady Radio per fare il punto in casa gigliata: dall’attaco sterile dopo la cessione di Vlahovic al futuro di Vincenzo Italiano. Queste le sue parole: 

    “Dobbiamo capire da dove parte uno, negli ultimi anni il punto di partenza era basso e nelle ultime stagioni la Fiorentina era stata una catastrofe. In questa stagione la società stava cercando di costruire un qualcosa di importante, poi a gennaio la società ha deciso di cedere il capocannoniere del campionato: questo non dobbiamo dimenticarcelo mai. Piatek sta segnando spesso e questo va detto, ma Vlahovic era un giocatore fondamentale. Un allenatore che si ritrova costretto a cambiare la punta centrale a gennaio è come se dovesse ripartire da zero”.
     
    L’ex viola ha poi aggiunto: “A livello di gioco la Fiorentina è tornata indietro di sei mesi, anche perché Piatek non ha le capacità per giocare fuori area e questa squadra ha bisogno di un calciatore che sia bravo anche in questo aspetto: in effetti però, sembra di vedere il primo Vlahovic che non serviva alla squadra. Ricordo che all'inizio non teneva una palla, faceva due sponde su dieci- Avrei voluto vedere il serbo a Firenze fino al termine del campionato, ma si sa che nel calcio odierno le società pensano prima al bilancio e poi alle prestazioni a sul campo. Se la storia continua cosi credo che italiano durerà veramente poco a Firenze: come tutti gli allenatori è ambizioso e vuole alzare l’asticella. Se la Fiorentina non lo segue, prenderà altre strade”.
     
    Infine su Maleh e Castrovilli: "Maleh è ancora molto giovane, secondo me quando gioca, a parte ieri contro il Verona, ha sempre fatto molto bene Al contrario sono molto scettico invece su Castrovilli. Da quando il ragazzo è salito alla ribalta di Firenze, da quando gli è stata consegnata la maglia numero 10 ha avuto un tracollo. Da lui mi aspetto molto, ma molto di più".

     

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