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  • Il Sassuolo non merita la sconfitta, ma la brutta Juve di Allegri merita di essere terza più del declinante Napoli

    Il Sassuolo non merita la sconfitta, ma la brutta Juve di Allegri merita di essere terza più del declinante Napoli

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    La Juventus del “corto muso” batte 2-1 il Sassuolo in rimonta e fa altri tre passi verso il terzo posto, perché adesso è a meno uno dal Napoli e a più otto sulla Roma, quinta. Blindato l’accesso alla Champions, Allegri può così pensare con più serenità al traguardo della Coppa Italia e non è poco ricordando le tante assenze in generale e le difficoltà in particolare patite contro la bella squadra di Dionisi, che l’aveva battuto all’andata a Torino. Sarà un caso ma in attesa di Raspadori, che forse rappresenta il futuro e segna il gol dell’1-0, il successo bianconero è il frutto del presente perché il pareggio arriva dal ritrovato capitano Dybala, mentre la rete del definitivo 2-1 è un gioiello finale del panchinaro Kean.

    SOFFERENZA JUVE - Per la serie “tutto è bene ciò che finisce bene”, va benissimo così perché il primo tempo è quasi un monologo del Sassuolo e il “quasi” è dovuto al fatto che dopo il meritato vantaggio dei padroni di casa, siglato da Raspadori, nell’ultimo minuto dei 45’regolamentari arriva a sorpresa il contestato pareggio di Dybala. Berardi e compagni, infatti, protestano per un sospetto intervento di Morata su Kyryakopoulos, che viene però considerato regolare dall’arbitro Maresca, in contatto acustico con la sala Var. L’1-1 all’intervallo si rivela comunque un punteggio bugiardo, per la superiorità di gioco e di occasioni della squadra di Dionisi. E’ vero che oltre ai lungodegenti Chiesa e Locatelli manca la velocità di Cuadrado, ma non bastano queste assenze sommate alle scelte di Allegri, che lascia inizialmente in panchina De Ligt e soprattutto Vlahovic, per giustificare la partenza molle dei bianconeri travestiti di giallo con strisce blu.

    SUBITO RASPADORI - Il desiderio di mettersi in mostra davanti alla squadra in cui potrebbe prendere il posto di Dybala, il suo erede designato Raspadori è il primo a sfiorare il gol, ma nemmeno questo pericolo scuote la Juventus che continua a giocare senza ritmo, mostrando le consuete lacune di fase di costruzione per l’assenza di centrocampisti di qualità. Bernardeschi e Rabiot non trovano spunti sulle fasce laterali, né sono in grado di accentrarsi per offrire qualche accelerazione che possa smarcare le due punte Morata e Dybala. E siccome soltanto De Sciglio prova a sfondare a destra mentre Alex Sandro fa scena muta a sinistra, i due centrali di centrocampo Danilo e Zakaria soffrono per contenere i folletti neroverdi Frattesi e Lopez, bravissimi a supportare il mobilissimo e affiatatissimo tridente Berardi-Raspadori-Traorè alle spalle della punta centrale Scamacca.

    RISPOSTA DYBALA - Bravo a respingere prima su Berardi e poi su Scamacca, Szczesny si fa però sorprendere sul suo palo da Raspadori che al 39’ conclude dalla sinistra una bella triangolazione in velocità avviata da Kyriakopoulos e rifinata da un tacco di Berardi. Sembra che non ci sia partita ma Dybala risponde al suo presunto erede con un sinistro del suo repertorio che vale il pareggio. Troppo poco comunque per dimenticare il brutto primo tempo della Juventus che riparte con migliori intenzioni nella ripresa sfiorando subito il gol con un colpo di testa ravvicinato di Morata sul quale Consigli effettua la prima parata della serata.

    SIGILLO KEAN - Il peggio sembra passato ma Allegri non si fida e decide di rilanciare Chiellini dietro al posto di Rugani e soprattutto Vlahovic davanti facendo uscire Dybala e non Morata. Questione di pochi minuti e poi viene richiamato anche lo spagnolo, rilevato da Kean che di testa impegna per la seconda volta Consigli. E’ la dimostrazione che la gara è più equilibrata, anche se il Sassuolo ha il merito di non spaventarsi per i progressi della Juventus, almeno a livello di intenzioni. A nulla servono, però, le accelerazioni di Raspadori e compagni, perché la ritrovata coppia Bonucci-Chiellini non fa avvicinare più nessuno a Szczesny. E con le spalle più coperte, grazie anche ai recuperi di Rabiot, i bianconeri ribaltano il Sassuolo all’88’ premiando le mosse di Allegri. Proprio uno degli ultimi arrivati, infatti, l’eterna promessa Kean, è bravo ad allargarsi sulla sinistra dove salta Chiriches e infila tra le gambe di Consigli il pallone del definitivo 2-1. Una punizione severa per il Sassuolo, ma un giusto premio per il carattere e la continuità della Juventus che a questo punto merita il terzo posto più del declinante Napoli.

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    IL TABELLINO


    Sassuolo-Juventus 1-2 (primo tempo 1-2)

    Marcatori: 38’ p.t. Raspadori (S), 45’ p.t. Dybala (J), 43’ s.t. Kean (J)
     
    Assist: 38’ p.t. Berardi (S), 45’ p.t. Zakaria (J), 43’ s.t. A. Sandro (J)

    Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ayhan, Kyriakopoulos; Lopez, Frattesi (41’ s.t. Henrique); Berardi (33’ s.t. Defrel), Raspadori, Traorè (33’ s.t. Djuricic); Scamacca. All. Dionisi

    Juventus (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Rugani (9’ s.t. Chiellini), Alex Sandro; Bernardeschi (41’ s.t. Miretti), Zakaria, Danilo, Rabiot; Dybala (9’ s.t. Vlahovic), Morata (20’ s.t. Kean). All. Allegri.
     
    Arbitro: Sig. Maresca di Napoli
     
     Ammoniti: 45’ p.t. Lopez (S), 4’ s.t. Scamacca (S), 16’ s.t. De Sciglio (J)
     

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