Calciomercato.com

  • Il segreto di Pioli? Le partenze: il suo Milan passa sempre in vantaggio

    Il segreto di Pioli? Le partenze: il suo Milan passa sempre in vantaggio

    • Federico Albrizio
    "Chi ben comincia è a metà dell'opera". Il detto mutuato dalle parole di Orazio è diventato una sorta di mantra per il Milan di Pioli, che come nella miglior tradizione delle gare motoristiche costruisce i propri successi sull'incipit: una buona partenza fa metà del lavoro. In un avvio di stagione che vede i rossoneri imbattuti e in grande spolvero (la striscia di risultati utili consecutivi si è allungata fino a 24), balza agli occhi una statistica curiosa: il Milan è l'unica squadra di Serie A ad essere sempre passata in vantaggio in ogni partita di campionato disputata finora, un primato tradottosi poi in cinque vittorie e un pareggio (3-3 a San Siro contro la Roma).

    IBRA-MENTALITY - Sempre avanti per primi, un tratto distintivo che il Diavolo ha fatto suo in campionato e quasi in Europa: solo una volta non è successo in questo avvio di 2020/21, contro il Bodo/Glimt nel terzo turno preliminare di Europa League, match poi vinto in rimonta, mentre anche ai gironi i rossoneri hanno sempre preso le redini dell'incontro. Non un caso, ma uno dei segnali della nuova mentalità che caratterizza Milanello dall'arrivo di Zlatan Ibrahimovic: "I ragazzi sono bravissimi: hanno una fame incredibile, non sono mai soddisfatti, vogliono sempre di più in allenamento e partita. Questo fa la differenza", ha sottolineato lo stesso svedese dopo il successo sull'Udinese. Tre punti conquistati con sofferenza, ma senza mai dover rincorrere l'avversario: colpire per primi resta uno dei segreti per togliere pressione alla squadra e scaricarla sulla rivale di turno. E perché no, utile anche per dosare le forze in una stagione lunga ricca di impegni.

    GESTIONE - Quella in Friuli ha costretto Pioli a soffrire fino all'ultimo, ma nel complesso l'approccio aggressivo alle gare del Milan ha consentito al tecnico rossonero di optare per una gestione più oculata dei suoi giocatori, specie dei pezzi chiave della rosa. Non solo con un turnover studiato in Europa League (si veda l'esclusione di Theo Hernandez contro lo Sparta Praga o Kessie fuori dai titolari nella medesima gara), ma anche con cambi mirati e 'anticipati': il caso più lampante è la sostituzione di Ibrahimovic all'intervallo della sfida con lo Sparta, con il Milan avanti di un solo gol (e un rigore sbagliato proprio dallo svedese), o più tardi l'ingresso di Duarte per far rifiatare Romagnoli. Passare sempre per primi fornisce non solo un mero vantaggio a livello di tabellino, ma cambia tutti gli equilibri dal punto di vista psicologico, dando la possibilità di operare frequenti rotazioni con maggiore serenità, dando quindi la possibilità a ogni elemento della rosa di entrare in ritmo e avere un livello di intensità equamente distribuito su tutta la rosa. Aggredire subito per riposare in un secondo momento: l'ottimo rendimento del nuovo Milan passa anche da questo cambio di mentalità.

    @Albri_Fede90

    Altre Notizie