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Il Torino piomba su Caldara: con il Milan si cerca un accordo 'alla Pjaca'

Il Torino piomba su Caldara: con il Milan si cerca un accordo 'alla Pjaca'

  • Andrea Piva
Dopo aver (in parte) sistemato l’attacco con l’arrivo di Marko Pjaca, ora il Torino sta valutando come riforzare la difesa. Ivan Juric ha bisogno di un centrale per la sua difesa a tre e l’occasione che spera di riuscire a cogliere Davide Vagnati è Mattia Caldara. Il difensore, dopo il prestito all’Atalanta, ha fatto ritorno al Milan ma sembra improbabile che possa restare alla corte di Stefano Pioli: lo sa anche il dt granata che per questo motivo ha già avviato i contatti con la società rossonera e con l’entourage del giocatore.

CALDARA COME PJACA - Il Torino sta provando a imbastire una trattativa simile a quella che ha permesso di acquistare Marko Pjaca dalla Juventus, impostandola su un prestito con diritto di riscatto del cartellino del difensore da poter esercitare a fine stagione. A ben vedere di similitudini fra Caldara e l’attaccante croato ce ne sono anche altre: entrambi, dopo ottime stagioni, sono stati acquistati dalla Juventus (anche se il difensore è stato poi immediatamente girato al Milan nell’ambito dell’operazione che ha riportato Leonardo Bonucci in bianconero) ma a causa di alcuni gravi infortuni alle ginocchia non sono riusciti a giocare con continuità e tornare sui loro migliori livelli. Juric ha già iniziato il lavoro di recupero con Pjaca e se la trattativa tra Torino e Milan andrà a buon fine nelle prossime settimane potrà fare lo stesso con Caldara.

LA FORMULA DELL'OPERAZIONE - In casa granata non c’è però fretta di chiudere l’operazione: prima di provare a affondare il colpo per il centrale rossonero, Vagnati deve riuscire a cedere Lyanco. Il brasiliano vorrebbe lasciare Torino ed è corteggiato dal Betis Siviglia: i colloqui tra i due club sono costanti ma un accordo non è ancora stato trovato. Solamente quando il sudamericano sarà stato ceduto il dt del Torino proverà ad accelerare per l’operazione Caldara, cercando anche di strappare un contributo all’ingaggio del giocatore (che è di circa 2,2 milioni di euro a stagione) al Milan. La società granata dovrà però prestare attenzione anche alla concorrenza del Venezia, altro club interessato al centrale.

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