FATTORE OLIMPICO - Le statistiche degli ultimi anni danno ragione a Ventura, eccezion fatta - appunto - per la stagione 2007-2008, quella di cui faceva menzione per esperienza diretta Benussi. Per il resto è bastato fare persin meno di 80 punti per conseguire la promozione: dunque ha senso assecondare le stime dell'esperto allenatore granata, proiettandoci con mesi d'anticipo sulla fine del campionato. Al Toro mancano 30 punti per conquistare con ragionevole stima la serie A. A disposizione avrà ancora 17 partite, di cui 9 - pertanto più della metà - in casa. E' all'Olimpico che il Toro dovrà massimamente costruire i suoi successi, sfruttando nel migliore dei modi il fattore campo nelle sfide teoricamente facili e negli scontri diretti. Contro Nocerina, Gubbio, Reggina, Crotone e Modena non sarebbero ammessi tentennamenti tale e tanto è il divario tra i granata e gli avversari; poi sono da capitalizzare anche gli scontri diretti, che tra l'altro - a parte la sconfitta di Padova ancora sub judice - al momento sorridono ai granata. In casa Bianchi e compagni giocheranno contro la Sampdoria (non proprio un match d'alta classifica, ma il potenziale dei blucerchiati merita sempre rispetto), il Verona, il Sassuolo e il Padova. Vincerle tutte sarà probabilmente impossibile, tuttavia con quei teorici 27 punti il Toro metterebbe una serissima ipoteca sulla promozione.

 

GLI SCONTRI DIRETTI - Pur mettendo nel conto altre tre sconfitte fuori casa, non foss'altro che per emulare il girone d'andata, a parte la partita contro il Pescara il Torino non è atteso da scontri diretti. Partendo dal recupero di Brescia, la squadra di Ventura sarà poi ospite del Grosseto, della Juve Stabia, dell'Empoli, del Bari, del Livorno, del Pescara e dell'AlbinoLeffe: quand'anche il Toro perdesse tre di queste otto trasferte (e non l'ha ordinato il medico!, si può anche migliorare il trend dell'andata...), per il resto nelle altre partite non mancherebbero le opportunità per rafforzare ulteriormente la classifica, ragionevolmente con una forbice tra i 6 e i 10 punti. Altro spunto di riflessione. L'unico turno infrasettimanale che si giocherà ancora in serie B, a meno di forzose modifiche del calendario, avverrà tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio. Il Toro avrà due partite casalinghe su tre (col Crotone e soprattutto contro il Padova, partita che si preparerà da sola dopo i veleni dell'andata), intervallate da una trasferta sulla carta non impossibile, a Livorno. Il Sassuolo invece avrà due trasferte consecutive, a Brescia e Padova, poi ospiterà il Crotone. Anche per il Pescara due trasferte, ma con un coefficiente di difficoltà inferiore, sulla carta: la squadra di Zeman sarà di scena a Gubbio e Grosseto e all'Adriatico riceverà il Vicenza. Con tre partite in una settimana sarà fondamentale disporre di una rosa lunga e affidabile, e anche in questo il Torino è assolutamente competitivo. Ultime annotazioni. Come detto, la trasferta più ostica per Bianchi e compagni è alla terz'ultima giornata di ritorno, a Pescara. Gli abruzzesi dovranno però giocare a Padova e soprattutto a Marassi, contro la Sampdoria nella penultima giornata di campionato: lecito credere che i blucerchiati lotteranno per il miglior posto nella griglia dei playoff. Infine il Sassuolo. Teoricamente, tra le tre di testa, è quella meno favorita dal calendario: in trasferta dovrà andare a Pescara, Torino e Padova, non esattamente tre passeggiate.

 

(Tuttosport - Edizione Locale)