Il tram che si chiama desiderio di ritrovare le emozioni perdute
Eppure il tram esiste e resiste con tutta la sua storia lunga centodiciotto anni, dal giorno in cui il primo convoglio partì da Trieste per arrivare a Opicina. Persino un grande drammaturgo come Tennessee Williams gli dedicò un suo lavoro teatrale, “Un tram chiamato desiderio” che poi divenne anche un film per la regia di Elia Kazan. Il tram non è soltanto un mezzo di trasporto. E’ il custode delle nostre emozioni più antiche, degli incontri fuggevoli e causali, degli sguardi che si incrociano per un attimo, dei sogni a occhi aperti, delle occasioni perdute, delle preziosità trovate e di quelle che ci piacerebbe ritrovare. Un simbolo e un inno all’umanità che vive.
Da due giorni e per un paio di mesi lungo i binari della ”linea 12” di Milano è possibile viaggiare su un tram speciale. Quello che l’editore del nostro “Calciomercato.com" ha fortemente voluto ovviamente per reclamizzare il nostro giornale on line, ma soprattutto per lanciare un piccolo ma sincero messaggio di solidarietà e di aggregazione in un momento tanto difficile e disorientante come quello che stiamo vivendo. Riapriranno le scuole, malgrado tutte le complessità organizzative. Lo smart working, almeno in gran parte, lascerà nuovamente il posto al lavoro in presenza. Centinaia di migliaia di persone usciranno di casa e si sposteranno per recuperare una certa normalità. Pullman, filobus e metro si riempiranno badando alle dovute distanze. Con loro anche il tram tornerà a vivere e a far vivere.
La ”linea 12” targata ”Calciomercato.com” che non è soltanto la testata del nostro quotidiano ma l’augurio che con quel mezzo la gente possa tornare anche allo stadio Meazza. Benvenuti a bordo e proviamo, tutti insieme, a sognare recuperando le emozioni perdute.