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    Ininterrottamente Inter: il 'pazzo' libro scritto da Ardemagni

    "Ininterrottamente Inter - Entomologia di un'epopea". Il libro scritto da Marco Ardemagni (Eraclea Libreria Sportiva editore, prezzo di copertina 14,90 euro) racconta minuto per minuto nei minimi dettagli, senza perdere il più insignificante tocco di palla, la finale di Champions League vinta contro il Bayern Monaco allo stadio Bernabeu di Madrid il 22 maggio 2010. 

    L'autore (conduttore della trasmissione Caterpillar su Rai Radio 2) è un grande tifoso dell'Inter, la squadra "pazza" per antonomasia e che per un trionfo del genere, atteso da ben 45 anni, si merita un esperimento altrettanto folle, ai limiti del surreale. Il testo mette in evidenza tutti i momenti, anche quelli che di solito sfuggono agli spettatori. 

    Ovviamente il protagonista della partita è l'attaccante Diego Milito, autore della doppietta decisiva. "Nel momento in cui tocca il pallone - si legge - il Principe è ormai quasi raggiunto da Badstuber, ma il suo piede destro, proprio mentre calcia, riesce anche a proteggere la sfera dal possibile intervento del difensore. Butt arriva a circa 4 metri dall'argentino, tuffandosi in avanti e alla propria destra con le braccia larghe, ma può fare poco. La palla colpita forte da Milito, nonostante l'estremo tentativo di Butt, passa tra le braccia del portiere e si infila in porta a mezza altezza, centralmente. Gol: Bayern 0 - Inter 1". 

    "Dopo qualche metro, la progressione di Milito lungo la linea si interrompe. Ed ecco, improvviso, il colpo di genio: con una splendida e repentina torsione del bacino (69:37) il Principe scarta Van Buyten, verso l'esterno, lasciandoselo cioè alla propria destra, ed entra in area. Dopo essersi portato ancora un po' avanti il pallone, prima con un tocco di sinistro nel controllo e poi con uno di destro più deciso, ai 9-10 metri calcia col piatto destro sul secondo palo (69:39). La palla resta a mezza altezza e si infila imparabile nell'ampio spazio alla sinistra del portiere: Bayern 0 - Inter 2. E per Milito è doppietta". 

    Nelle 222 pagine si trovano anche 94 (esattamente come i minuti di gioco) "Interfazioni", scritte da amici dell'autore come Gad Lerner ("Novanta parole per dire che c'eravamo in semifinale al Camp Nou di Barcellona, sofferenza e goduria. Mentre per Madrid solo Davide riuscì a imbarcarsi, beato lui. Fatto gli è che Giacomo aveva la febbre alta, il tipico virus da finale. Ma quanto Zanetti ha pianto e sollevato la Coppa ugualmente è balzato anche lui sul motorino strombazzante verso piazza Duomo. Del resto mio padre mi ci aveva portato in pigiama a festeggiare, 46 anni prima, quando Picchi sollevò la Coppa in mezzo al Prater. In pigiama ma con la bandiera"), Roberto Perrone, Cristiano Militello, Claudio Sabelli Fioretti, Antonio Di Bella, Francesco Repice, Stefano Bartezzaghi, Daniele Tombolini, Antonio Bartolomucci, Andrea e Michele. 

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