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  • Inter, c'è un problema in più: dov'è finito il vero Miranda?

    Inter, c'è un problema in più: dov'è finito il vero Miranda?

    L'edizione odierna del Corriere dello Sport accende i riflettori su Joao Miranda e spiega come il brasiliano, che tante battaglia ha combattuto per Diego Pablo Simeone, sembri ormai il lontano parente di quel calciatore che ha saputo guidare per anni l'intero reparto difensivo. 

    "In una difesa che ha cominciato a perdere colpi senza soluzione di continuità, tra i colpevoli non può non essere indicato Miranda. E non solo perché ha precise responsabilità su entrambi i gol incassati contro il Milan sabato scorso. Nell'occasione, ha avuto un atteggiamento troppo passivo contro Romagnoli, aspettando il pallone invece che anticipare l'intervento, e all'ultimo secondo si è fatto sfilare dietro le spalle Zapata, dimenticandosene completamente. Si tratta di disattenzioni che possono essere accettate in un'annata condotta ad alto livello. Ma quella del brasiliano è molto lontana dall'essere considerata positiva. Anzi, quegli errori sono stati gli ultimi in una serie piuttosto lunga: basti l'espulsione con la Lazio in Coppa Italia e quella sfiorata ingenuamente con il Pescara, prima del big-match con la Juventus. In troppe occasioni, insomma, è stato proprio lui l'anello debole della retroguardia, il primo a cedere, E tutto ciò nonostante sia il capitano del Brasile e, con 33 anni da compiere a settembre, abbia l'esperienza giusta per governare la nave nella burrasca. Invece, la sua leadership, in una squadra a corto di personalità, è emersa solo poche volte". 

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