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  • Inter, chi fa spazio a Tonali? Per Marotta c'è il nodo cessioni: la situazione

    Inter, chi fa spazio a Tonali? Per Marotta c'è il nodo cessioni: la situazione

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    I sogni di rimonta sulla Juve sono ormai in archivio, l'Inter inizia a pensare alla prossima stagione e a programmare le prossime mosse di mercato. Con un'idea chiara in testa: rinforzare il centrocampo. Tra le priorità dei nerazzurri c'è quella di proseguire l'opera di rinnovamento del reparto avviata la scorsa estate con Barella e Sensi e proseguita a gennaio con Eriksen, nel mirino di Marotta e Ausilio ora c'è Sandro Tonali, nome cerchiato in rosso sulla lista degli obiettivi, ma con il corteggiamento al gioiello del Brescia sorge un problema: chi gli farà spazio? La mediana interista d'altronde è già numericamente intasata tra effettivi in rosa e rientranti dai prestiti, necessario quindi lavorare prima sulle cessioni e proprio questo passaggio rischia di diventare un ostacolo particolarmente ostico per la dirigenza.

    NODO CESSIONI - Se Barella e Sensi sono certi di proseguire la loro avventura agli ordini di Conte, va verso questa direzione anche Marcelo Brozovic. Tanti interessamenti, ma da dopo il Siviglia non è arrivato nulla di concreto sulla scrivania di Marotta, complice anche la clausola rescissoria da 60 milioni di euro che ha frenato le pretendenti. E ora l'Inter studia il rinnovo del croato, perno negli schemi di Conte. Discorso diverso per Roberto Gagliardini e Matias Vecino, entrambi sacrificabili nei piani nerazzurri. Non si registrano movimenti particolari sull'ex Atalanta, mentre per l'uruguaiano si prospettava la possibilità di utilizzarlo come contropartita in eventuali scambi. L'infortunio patito al ginocchio e la seguente operazione, tuttavia, terranno ai box l'ex Viola per un periodo tale da complicare lo sviluppo di situazioni in uscita in estate, rendendo possibile anche la permanenza visto il contratto fino al 2022.

    DI RITORNO - E poi ci sono i cavalli di ritorno, due situazioni in più da gestire per Marotta. Il rientro di Radja Nainggolan dal Cagliari era preventivato, ma è difficile che il belga possa restare per una nuova chance agli ordini di Conte e allora si cercano nuove soluzioni in uscita: l'ingaggio da 4,5 milioni di euro netti a stagione è insostenibile per i rossoblù e anche l'inserimento di Nandez nella trattativa non fa impennare le quotazioni del club sardo; discorso diverso per quanto riguarda Roma e Fiorentina, con i quali l'Inter potrebbe intavolare discorsi legati a Dzeko e Zaniolo o a Chiesa e Castrovilli. Non era preventivato invece il ritorno di Joao Mario dalla Russia: il mancato riscatto da parte della Lokomotiv Mosca fa saltare i 18 milioni di euro attesi per il cartellino del portoghese, legato ancora ai nerazzurri da un contratto fino al 2022 ma decisamente fuori dai piani della società, costretta ora a cercare una nuova situazione per l'ex Sporting.

    ERIKSEN E BORJA - Merita un capitolo a parte Christian Eriksen. Il danese non si è ancora inserito nei meccanismi di Conte diventando un vero e proprio equivoco tattico e di mercato, visto l'investimento per strapparlo al Tottenham. Nulla è ancora stato deciso sul suo futuro e tutte le piste sono aperte, anche quella che porta all'addio: la decisione è rimandata al termine della stagione, quando Conte e la dirigenza si siederanno al tavolo per programmare la stagione 2020/21. Che potrebbe vedere ancora Borja Valero in maglia nerazzurra: nelle ultime settimane ha preso corpo l'idea di prolungare per un altro anno il contratto dello spagnolo ex Fiorentina, decisivi saranno gli ultimi appuntamenti tra campionato ed Europa League per strappare il rinnovo. 

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