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  • Inter, Garritano:| 'Voglio restare'

    Inter, Garritano:| 'Voglio restare'


    E' stato una delle rivelazioni di queste 'Final Eight' di campionato. Aggregato dalla Berretti di Sergio Zanetti, dove aveva vinto il titolo di Campione d'Italia, ha fatto il 'double' andando a vincere anche il 'Giacinto Facchetti'. Lui è Luca Garritano, attaccante classe '94, in forza alla Primavera Nerazzurra. La redazione di FCINTER1908.IT, l'ha intervistato in esclusiva, dopo questa lunga stagione, parlando del suo futuro, dei suoi compagni e dei grandi trofei conquistati quest'anno.

    Ciao Luca, sei partito come riserva in queste fasi finali del campionato Primavera e poi la squalifica di Livaja e l'infortunio di Bessa ti hanno reso protagonista, te lo saresti aspettato di giocare così tanto?

    Io non credevo di essere impiegato così tanto. Sono stato 'fortunato' e comunque ho risposto bene, mi sono fatto trovare pronto. Ho segnato in finale il mio primo gol in campionato, in realtà è il secondo perché avevo segnato già all'esordio in Coppa Italia contro il Chievo Verona, di testa che è il mio punto debole.

    Puoi dire di essere tu, dopo Longo, la vera rivelazione di queste 'Final eight'?
    Si, non ho mai avuto tanto spazio per giocare, però quando sono stato chiamato in causa mi sono fatto trovare pronto e per questo sono davvero contento.

    Nella semifinale contro il Milan ti abbiamo visto ricoprire un ruolo non tuo perché ti occupavi addirittura di coprire in difesa, sulla sinistra, le avanzate di Alborno, come hai vissuto questo sacrificio?
    No non è un sacrificio per me, perché sono un giocatore che ha molta corsa e mi piace sacrificarmi per la mia squadra. Ho fatto un po' di fatica quello si, infatti al 75esimo ho chiesto il cambio. Per la squadra se c'è bisogno questo e altro. Io come Eto'o? Si, ho fatto parecchio avanti e indietro. Prima della gara Bernazzani mi ha detto: "Devi correre tanto, ti devono trovare dappertutto" e io l'ho preso alla lettera.

    Nonostante tu non abbia giocato le 'NextGen Series', hai fatto ugualmente il 'double' vincendo il campionato Berretti e quello Primavera. Che valore hanno per te questi due trofei?
    Sono due trofei importantissimi, due trofei sui quali lavoriamo dall'inizio dell'anno. Arrivarci e  vincerli è davvero una grandissima soddisfazione. Poi sono meritati, perché abbiamo dimostrato sul campo di essere davvero superiori, sia con la Berretti sia con la Primavera. Sono felicissimo per aver raggiunto questi due traguardi.

    A livello di squadra, dopo essere andati sotto nei supplementari per 3 a 2 contro il Milan, cosa avete pensato? In quel momento le gambe avrebbero anche potuto mollarvi…
    La paura era quella, però il carattere è uscito fuori. Siamo una squadra che non molla mai. Infatti poi dopo l'abbiamo portata a casa, prima pareggiando e poi facendo il definitivo 4 a 3. Alla fine del primo tempo supplementare, pensavamo di essere spacciati. Però poi abbiamo reagito molto bene e abbiamo vinto.

    Come vi ha preparato Bernazzani a queste tre partite che mancavano alla fine?
    Lo sapevamo già dell'importanza di queste tre finali. Lui ci ha detto solamente: "Ragazzi, è inutile che ve lo stia a dire io, lo sapete benissimo voi. Non c'è neanche bisogno che io vi carichi più di tanto perché lo sapete quanta importanza ha questo trofeo per noi e per l'Inter". Lui è un grandissimo allenatore e una bravissima persona. Dicendoci queste parole penso che ci abbia permesso di affrontare le gare nel modo giusto. Però diciamo che l'importanza delle gare era conosciuta.

    Per quanto riguarda Longo invece, prossimo a fare il grande salto in prima squadra. Tu che lo vivi nella quotidianità, cosa ci puoi dire su di lui?
    Sui giornali leggo dell'interesse del Genoa, oltre che dell'Inter per lui. E' un attaccante moderno, adesso ha anche cominciato a fare gol con continuità. Sono contento per lui perché è un bravissimo ragazzo ed un grande calciatore. Spero possa fare davvero bene ovunque vada, sia che si tratti di Inter che di Genoa. Anzi sono sicuro che farà bene perché stiamo parlando di un grande calciatore.
    Da compagno di squadra magari non è un po' troppo egoista? Qualche volta sotto porta poteva anche passartela…
    Si, quello si, però alla fine è il suo modo di giocare. Magari potrebbe darla un po' di più. Però alla fine la mia valutazione su di lui è quella li, è un giocatore che ti fa reparto da solo in avanti. E' molto egoista, ma come è giusto che sia per un attaccante.

    Tu invece Luca, sei a metà tra Cesena e Inter. Per il prossimo anno hai già avuto dei contatti con qualcuno? Rimarrai all'Inter?
    Io ancora personalmente non ho avuto contatti con nessuno però io spero e credo di rimanere qui anche l'anno prossimo. Se voglio essere riscattato definitivamente dall'Inter? Si mi farebbe piacere, ma anche se dovessi rimanere un altro anno in comproprietà a Milano va bene. Io mi sento dell'Inter perché sono cresciuto qui.

    Quando pensi che toccherà anche a te il grande salto in prima squadra?
    Spero presto, sarebbe un sogno. Non so di preciso quando toccherà anche a me. Magari faccio un altro anno in Primavera e poi si vedrà.


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