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  • Inter, guarda Bisseck: il meglio e il peggio in mostra con la Germania. Il punto sul futuro

    Inter, guarda Bisseck: il meglio e il peggio in mostra con la Germania. Il punto sul futuro

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    Il ruolo da leader, la caduta e la redenzione. Potrebbe essere un classico copione da film, invece è lo svolgimento di una partita di calcio. Quella di Yann Aurel Bisseck in particolare, che ha bagnato l'esordio al Campionato Europeo Under 21 con una prova a tutto tondo, nel bene e nel male. La Germania ha iniziato il suo cammino contro Israele e il tecnico Di Salvo ha dato al classe 2000 dell'Aarhus, obiettivo dell'Inter, le chiavi della difesa e della squadra: fascia di capitano al braccio per il 22enne, un peso che si è fatto sentire e che ha portato anche alla 'caduta'.

    I RISULTATI DI GIORNATA AGLI EUROPEI UNDER 21

    L'ERRORE - Che non fosse una notte particolarmente fortunata per i tedeschi si era già intuito al 3', quando Moukoko ha fallito un calcio di rigore facendosi ipnotizzare dal portiere israeliano Peretz. Che si è ripetuto all'80' parando un altro penalty, questa volta a Ngankam. Alla fiera degli errori partecipato anche Bisseck, che al 20' è entrato nell'azione del primo gol della partita, quello di Israele: Dor Turgeman, classe 2003 che aveva già incantato al Mondiale Under 20, va in uno contro uno con il difensore tedesco e lo salta nettamente e segna agevolmente.

    RISCATTO - A differenza di Moukoko e Ngankam, però, Bisseck è riuscito a riscattarsi e ci ha impiegato solo 6 minuti dall'errore. Punizione dalla destra di Stiller, colpo di testa - la specialità della casa - e pallone in rete per l'1-1. Niente meglio di un gol per rimediare all'errore commesso solo poco prima e raddrizzare la partita che la Germania non è poi riuscita a fare sua, nonostante un tempo in superiorità numerica.

    L'INTER - Un esordio a tutto tondo che sicuramente non sarà passato inosservato dalle parti di viale della Liberazione. L'Inter, come noto, è più che una semplice pista per Bisseck, i nerazzurri sono intenzionati a pagare la clausola rescissoria di circa 7 milioni di euro prevista nel contratto con l'Aarhus per assicurarsi un rinforzo in prospettiva per la difesa. L'affare, però, non è ancora del tutto chiuso. Non per problemi con il club danese e la clausola da pagare in due esercizi, ma l'Inter deve muoversi con un occhio al bilancio e avere la liquidità necessaria per affondare il colpo. Nel frattempo l'entourage del giocatore, che con i nerazzurri ha raggiunto un'intesa per un quadriennale da meno di un milione di euro a stagione, attende l'inserimento di altri potenziali acquirenti per vedere se ci sia l'occasione di strappare un ingaggio più elevato.

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