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  • Inzaghi: 'Lukaku sente ancora dolore, dubbio Dumfries-Darmian. Sacchi dica quello che vuole, poi...'

    Inzaghi: 'Lukaku sente ancora dolore, dubbio Dumfries-Darmian. Sacchi dica quello che vuole, poi...'

    Alla vigilia della finale di Supercoppa contro il Milan, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa.

    Come arriva l’Inter a questa partita?
    “Sappiamo l’importanza della sfida di domani, è una finale ed è un derby, accaduto solo due volte nella storia e cercheremo di fare una gara importante. Si tratta del primo trofeo stagionale e vogliamo disputare una grande partita”•

    È il derby del riscatto per entrambe?
    “Io lo considero un trofeo. Non tutte le squadre riescono ad arrivarci, è il proseguo della scorsa stagione. Sappiamo cosa rappresenta, lo abbiamo vinto lo scorso anno e vogliamo difenderlo con tutte le nostre forze”.

    Pioli ha detto che affronta una squadra che ha battuto sia l’anno scorso che quest’anno, vi lascia più scorie o più voglia di reagire?
    “Sicuramente abbiamo voglia in più. Il derby è una partita particolare, in Coppa Italia abbiamo vinto nettamente. Il derby è spesso deciso da episodi e anche quest’anno abbiamo perso non meritando per il secondo tempo espresso”.

    Qual è il segreto per giocare come contro Napoli e Barcellona?
    “Dipende sempre dagli avversari che incontri. Io sono più che soddisfatto delle prime 4 partite dopo la sosta. Ne abbiamo vinte tre e pareggiata una, ma tolto Monza, sarebbe stato percorso netto”.

    In campionato abbiamo visto che quando affrontate grandi squadre giocate meglio, dobbiamo pensare che accadrà lo stesso domani?
    “Purtroppo il calcio non è una scienza esatta. Di queste 4 partite abbiamo fatto una analisi e la squadra ha fatto buone gare, restando sempre in partita. Ho avuto delle scelte limitate a causa di importanti defezioni, ma domani non bisogna guardare stanchezza e infortuni perché questa Coppa vale tanto”.

    La partita di domani può condizionare anche il proseguo della stagione?
    “Come sempre se ne parlerà nei giorni successivi. L’anno scorso abbiamo vinto ai supplementari con fatica e dopo tre giorni eravamo in campo a Bergamo. Per due giorni e mezzo si è parlato di quella vittoria ma poi si parlava già dello 0-0 a Bergamo dove si poteva fare meglio con qualche cambio. Sappiamo che il calcio è così, dobbiamo essere bravi e non dobbiamo fare tabelle. Sarò ripetitivo, ma la mia squadra dovrà correre per il compagno ma in queste partite è l’unica cosa che non lascia rimpianti”.

    Quanto saranno importanti domani le due difese?
    “Penso alla mia di difesa e penso che affronteremo attaccanti di assoluto valore. Dovremo lavorare di squadra perché quando si subisce gol, sbagliando, si parla solo dei difensori. Serve lavoro di squadra per vincere partite così importanti”.

    Come sta Lukaku?
    “Ieri si è allenato parzialmente in gruppo, la speranza è che possa lavorare senza più dolore, cosa che non è successo dopo Parma e quindi ieri ha svolto un lavoro parziale. Se non dovesse recuperare domani, abbiamo speranze per l’Empoli. L’auspicio è quelli di farlo lavorare senza dolori

    Come si prepara una finale?
    “Ne ho giocate tante. Ne ho perse tante ma vinte di più. Sono partite a sé, con tanti momenti al suo interno. Il mio augurio è quello che la squadra stia sempre in partita. Il Milan lo conosciamo, è una squadra evoluta che sa costruire e ripartire. Il Napoli sta facendo diventare normali noi e il Milan col percorso incredibile che stanno facendo”.

    La preoccupa questa crisi del Milan visto che nel derby speso vince chi non è favorito?
    “Sono partite a sé. Dovremo commettere zero errori. Darmian è un giocatore che sta facendo bene, è una grandissima risorsa per noi, ma c’è anche Dumfries che sta crescendo e che sta cercando di risolvere il problemino che si è portato dietro dai Mondiali”.

    Ti stai stancando della crociata di Sacchi sul non gioco dell'Inter?
    “Ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio senza problemi. Secondo me i diretti interessati devono capire come quando e chi ascoltare”.

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